Due ali di folla plaudente accolgono la bara di Kevin Laganà, la vittima più giovane della tragedia ferroviaria di Brandizzo
Due ali di folla plaudente accolgono la bara di Kevin Laganà, la vittima più giovane della tragedia ferroviaria di Brandizzo, all’arrivo in Duomo di Vercelli dove oggi, a un mese esatto dalla tragedia costata la vita a 5 operai travolti e uccisi da un treno mentre stavano lavorando sui binari, si celebrano i funerali. A salutare la salma il papà Massimo che per lunghi minuti, prima dell’ingresso in chiesa per la cerimonia funebre, abbraccia il feretro con a fianco il fratello di Kevin, Antonino.
Intanto sul sagrato del Duomo fin dalla prima mattina auto e moto rombano per rendere omaggio al giovane e sulla facciata un maxischermo proietta a ciclo continuo video che ritraggono Kevin in tanti momenti di vita mentre un altoparlante diffonde le note delle sue canzoni preferite. Ai piedi dell’altare, a fianco della bara una gigantografia del giovane che il papà sfiora con un bacio prima di stringersi a familiari e amici e ai parenti degli altri due operai vercellesi morti nell’incidente, Giuseppe Saverio Lombardo e Michael Zanera i cui funerali si sono svolti nei giorni scorsi.
I funerali
Alle esequie di Kevin Laganà, celebrate dal parroco del Duomo, monsignor Giuseppe Cavallone, partecipano autorità civili e militari, per la Regione Piemonte, presente con il gonfalone, l’assessore Elena Chiorino, il vice presidente del Consiglio regionale, Gianluca Gavazza, il sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, Chiara Gribaudo presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni del lavoro. Tra le corone, a fianco di quelle di amici e parenti, quelle di Rfi e Gruppo Fs e della Si.gi.Fer, la ditta di Borgo Vercelli per la quale i cinque operai lavoravano. L’omelia è stata recitata da don Massimo Bracchi sacerdote della parrocchia del quartiere dove Kevin viveva.