Quanto è successo stanotte a Monreale con la morte di tre giovani ed altri ragazzi feriti, a causa di una rissa scoppiata in pieno centro storico, è solo la punta di un iceberg che ormai è diventato un dramma anche per la città di Palermo e per tutte le zone della movida dell’area della Città metropolitana. I weekend durante la notte si trasformano in tante piccole “babele” dove regna l’illegalità, e serve una stretta sulla somministrazione di alcolici che talvolta finiscono in mano a minorenni e sulla violazione delle più elementari norme sul rispetto della quiete pubblica. Dispiace, moltissimo, che talvolta le forze dell’ordine non siano adeguatamente smistate nelle aree di grande concentrazione della movida. Quanto avviene soprattutto a Palermo in alcune aree del centro storico è raccapricciante. Come Commissione regionale Antimafia abbiamo in itinere alcuni incontri con i prefetti delle nove province siciliane e chiedo a vivavoce che quello con il prefetto di Palermo sia anticipato immediatamente per poter denunciare con tutta la forza necessaria ciò che preoccupa famiglie e cittadini che a partire dal venerdì sera e sino a domenica vivono con l’angoscia di trovarsi con i loro figli in situazioni sgradevoli e con rischi reali per l’incolumità pubblica.Non è possibile che i nostri centri storici, parlo di Palermo ma a questo punto anche di Monreale, non siano delimitati da aree pedonali dove alle autovetture sia impedito l’accesso e l’ingresso degli avventori sia adeguatamente controllato, così come serve una stretta per i tanti locali che continuano, in spregio a qualsiasi norma, ad aumentare i rischi non solo per la somministrazione di alcolici senza regole ma anche per l’inottemperanza delle norme sulla diffusione della musica e sul limite dei decibel. Questi due elementi, insieme, sono il detonatore di tante risse che sfociano, come dimostrano i fatti di Morreale, anche in omicidi. Occorre che Questura e forze dell’ordine si facciano carico di questa emergenza e i sindaci non si voltino dall’altra parte rispetto alle loro responsabilità”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana e segretaria della Commissione regionale Antimafia.

