Sono riprese all’alba di oggi le ricerche dei migranti dispersi nel naufragio avvenuto ieri al largo di Lampedusa. Al momento sono 27 le vittime accertate: 13 uomini, 7 donne e 3 minorenni. Soltanto due le salme che non sono state ancora identificate, tutte le altre avevano dei parenti o dei conoscenti che viaggiavano con loro sulle imbarcazioni affondate a 14 miglia dalle Pelagie. Erano un centinaio le persone a bordo. I superstiti sono 60.
La Procura di Agrigento aprirà un fascicolo d’inchiesta sul doppio naufragio avvenuto a circa 14 miglia a Sud di Lampedusa. L’ipotesi di reato sarà naufragio colposo.
Continuano gli arrivi
Sono 240 i migranti attualmente ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Dopo il doppio naufragio, dalla mezzanotte si sono susseguiti gli approdi: quattro in poche ore. Tutti i migranti, dopo un primo triage sanitario al molo Favaloro, sono stati condotti nel centro di contrada Imbriacola, da cui al momento non sono previsti trasferimenti. Nel centro di contrada Imbriacola 58 dei 60 sopravvissuti, 2 ieri in elisoccorso ad Agrigento
Le parole del direttore dell’hotspot
“Hanno trascorso tutti una notte tranquilla e godono di buone condizioni generali di salute”. A dirlo è Imad Dalil, direttore dell’hotspot di Lampedusa, gestito dalla Croce Rossa italiana, a proposito dei superstiti del doppio naufragio avvenuto ieri a circa 14 miglia da Lampedusa con 26 vittime. Dei 60 superstiti nella struttura di contrada Imbriacola ce ne sono 58, per due, entrambi uomini e con un edema polmonare, ieri è stato disposto il trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Agrigento. “Dei 58 superstiti accolti nell’hotspot 21 sono minori”, spiega il direttore del centro.

