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Strage di Monreale, parla la madre del 19enne fermato: “Mi dispiace per mio figlio e per le vittime”

Strage di Monreale, parla la madre del 19enne fermato: “Mi dispiace per mio figlio e per le vittime”
strage di monreale

Le autopsie saranno affidate ai medici Stefania Zerbo, Tommaso D’Anna e Simona Pellerito, che dovranno chiarire definitivamente le cause del decesso.

La Sicilia è ancora sconvolta dalla tragedia avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Monreale, dove una sparatoria durante una rissa ha causato la morte di tre giovani e il ferimento grave di altri due ragazzi. Per il massacro è stato fermato Salvatore Calvaruso, 19enne dello Zen di Palermo, accusato di essere il responsabile della strage. La madre del ragazzo, raggiunta dai giornalisti di Live Sicilia, ha rilasciato una breve e sofferta dichiarazione: “Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace per mio figlio, per le persone uccise, per tutto quello che è successo. Siamo distrutti”.

La donna ha preferito non entrare nel merito della vicenda giudiziaria, dichiarando che in famiglia, al momento, “non sanno nulla”.

Migliorano i due ragazzi feriti

Nel frattempo, arrivano notizie confortanti sulle condizioni dei due giovani rimasti feriti nella sparatoria. Nicolò Cangemi, il trentatreenne colpito da un proiettile alla gamba, è ancora ricoverato in ospedale, ma il quadro clinico sta evolvendo positivamente. Migliorano anche le condizioni del sedicenne ferito alla nuca: la lesione si è rivelata fortunatamente superficiale e il ragazzo sta rispondendo bene alle cure. Entrambi restano sotto osservazione medica, ma al momento non destano particolari preoccupazioni.

Domani l’incarico per l’autopsia

Sul fronte investigativo, è stato fissato per domani alle 14.30, presso la Procura di Palermo, il conferimento dell’incarico ai medici legali che dovranno eseguire le autopsie sui corpi delle tre giovani vittime: Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, tutti poco più che ventenni.

Le autopsie saranno affidate ai medici Stefania Zerbo, Tommaso D’Anna e Simona Pellerito, che dovranno chiarire definitivamente le cause del decesso dei ragazzi, elemento fondamentale per l’inchiesta in corso.