Archiviazione per dieci dirigenti di Italgas indagati per la strage di Ravanusa avvenuta l’11 dicembre del 2021. In quell’occasione, si ricorderà, che un’esplosione di gas distrusse diverse abitazioni causando la morte di nove persone.
A quattro anni e una settimana esatta dalla strage, il giudice per le indagini preliminari di Agrigento, Alberto Lippini, ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura alla quale si sono associati i legali del pool difensivo (gli avvocati Daniela Posante, Mario Zanchetti, Nadia Alecci e Massimiliano Foschini), ritenendo che non sussistano elementi di responsabilità penale a carico dei vertici della società.
Evidenziata saldatura difettosa nella tubazione, fu realizzata nel 1988
Il gip ha evidenziato che la saldatura difettosa nel raccordo della tubazione del gas, da cui originò la fuga che provocò l’esplosione, fu realizzata nel 1988, ma non è stato possibile accertare chi l’abbia materialmente eseguita.
Le indagini tecniche hanno accertato infatti che l’opera risale a un’epoca anteriore alla gestione diretta di Italgas e che non vi sono prove di interventi successivi che possano far risalire la responsabilità ai dirigenti attuali o a quelli in carica negli anni successivi.
Due tecnici già rinviati a giudizio
Due tecnici sono già stati rinviati a giudizio. Si tratta di Guido Catalano, l’ingegnere di 78 anni direttore tecnico della Siciliana Gas al momento della posa della condotta del metano nel luogo in cui avvenne l’esplosione e firmatario, nel 1999, del collaudo tecnico-amministrativo, e Carmelo Burgarello, 89 anni, responsabile tecnico della A.Mi.Ca. Srl, l’impresa incaricata dalla committente Siciliana gas di eseguire i lavori di messa in posa della tubazione.
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