I funerali di Stato dei tre carabinieri morti tragicamente ieri durante lo sgombero del casolare a Castel D’Azzano hanno un luogo e una data. Si svolgeranno venerdì – 17 ottobre – alla basilica di Santa Giustina a Padova.
Le vittime sono il luogotenente carica speciale Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo qualifica speciale Valerio Daprà.
Strage nel Veronese, Milo Manara dedica vignetta a carabinieri
Il maestro Milo Manara ha dedicato una vignetta ai carabinieri, dopo la tragica morte ieri di tre militari a Castel D’Azzano nel corso di un’esplosione durante lo sgombero di un casolare. Nel disegno, comparso ieri sera sui profili social del fumettista, è raffigurato in primo piano un carabiniere in divisa mentre sullo sfondo, sfumati, sono ritratti una madre e un figlio.
Ieri la tragedia
La tragedia nel Veronese, nella zona di Castel D’Azzano si è consumata ieri alle prime ore dell’alba. Oltre ai tre carabinieri morti il bilancio parla di circa una ventina tra militari, poliziotti e vigili del fuoco rimasti feriti a causa di una forte esplosione che si è verificata all’interno del casolare.
Fermati tre i fratelli Ramponi
Secondo quanto emerso, le forze di polizia erano arrivate sul luogo per l’intervento di sgombero dell’abitazione, al cui interno si trovavano tre persone. Non appena arrivati nel casolare però, la deflagrazione e il crollo che si è abbattuto sulle autorità presenti. L’abitazione, da due piani, è infatti crollata e – all’arrivo dei vigili del fuoco – per i carabinieri era già troppo tardi. Tra i feriti risulta esserci anche una degli occupanti, una donna che, secondo una prima ricostruzione del caso, sarebbe stata la persona che ha innescato l’esplosione con l’utilizzo di una bombola del gas.
Per questo motivo Luisa Ramponi, una 60enne e i fratelli Dino (58) e Franco (65 anni e rintracciato dopo una breve fuga) sono stati fermati dalle autorità.
Chi sono gli autori della strage
Ma chi sono i Ramponi? Parliamo dei tre i fratelli che con l’esplosione del casolare in atto di sgombero. Agricoltori e allevatori della zona, i tre in passato, sempre per il dovuto sgombero dell’abitazione, avevano già in più circostanze minacciato gesti estremi.
Ci sono stati anche dei gesti analoghi in passato a quello (fatale, finito in tragedia) dell’esplosione di questa mattina, come l’apertura di bombole di metano all’arrivo dell’ufficiale giudiziario nell’ottobre dello scorso anno. In quel caso, solo una lunga mediazione tra le parti evitò il peggio, purtroppo avvenuto poi in queste ore.

