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Streaming illegale, sequestri in tutta Italia: coinvolta anche la Sicilia

Streaming illegale, sequestri in tutta Italia: coinvolta anche la Sicilia
Un momento dell’operazione ‘Data Room’, in un fermo immagine del video diffuso il 26 giugno 2020. E’ in corso, dall’alba, una vasta operazione di polizia giudiziaria condotta dalla polizia postale con il coordinamento della procura di Roma. Si chiama ‘Data room’ e coinvolge oltre 100 specialisti che stanno eseguendo numerose misure cautelari, perquisizioni locali e informatiche. Tra i reati contestati, l’accesso abusivo alle banche dati dei gestori di telefonia che conservano informazioni tecniche e personali dei clienti, e il trattamento illecito di quei dati. ANSA/ POLIZIA DI STATO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

L’operazione ha fatto luce sul 70% di streaming illegale nazionale che creava profitti per milioni di euro. Coinvolte anche diverse città della Sicilia.

Una vasta operazione della Polizia di Stato è in corso stamattina contro la pirateria audiovisiva, disposta dalla Procura Distrettuale di Catania.

In particolare, i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale stanno eseguendo numerose perquisizioni e sequestri sull’intero territorio nazionale nei confronti degli appartenenti ad una associazione per delinquere di carattere transnazionale.

L’operazione ha fatto luce sul 70% di streaming illegale nazionale, pari a oltre 900mila utenti con profitti mensili per milioni di euro.

Le città interessate dalle perquisizioni sono: Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto.

Maggiori dettagli sull’operazione contro lo streaming illegale saranno forniti nelle prossime ore da parte della Polizia di Stato.