Palermo

Studenti fuggono da Ucraina e si rifugiano a Palermo, “Cacciati perché neri”

Due studenti universitari in fuga dall’Ucraina sono stati accolti e poi cacciati a Palermo perché originari della Nigeria. A denunciare il fatto è suor Anna Alonzo che ha trovato loro alloggio, vestiti e cibo

La notizia è riportata dal Corriere della Sera, che ha intervistato la suora.

La storia di Micheal e Meshack

Micheal e Meshack sono arrivati in Sicilia dopo cinque giorni di viaggio, servendosi dei bus e delle loro gambe. Adesso si trovano a Casteldaccia, nella “Casa della Regina di Pace“, dove si trovano tante altre ragazze nigeriane salvate dalla schiavitù della prostituzione da suor Anna, la quale ha subìto per questo pesanti minacce e aggressioni.

Se Micheal, studiando economia, potrà facilmente frequentare i corsi nelle università italiane, lo stesso non può dirsi di Meshack che sogna di fare il chirurgo e, dopo aver superato molti esami in Medicina, non può seguire le lezioni in Italia perché il corso, qui, è a numero chiuso.

La seconda fuga dalla guerra e la voglia di riscatto

In viaggio con loro un terzo ragazzo nigeriano, che ha raggiunto i suoi parenti a Trapani. Per loro è la seconda fuga da una guerra. La prima volta sono scappati da Benin City, dove hanno perso i genitori perché uccisi dai terroristi di Boko Haram.

Adesso la suora si appella ai cittadini, affinché possano aiutare i due ragazzi, al Comune, affinché possa saldare quanto dovuto, e all’università perché Micheal e Meshack possano completare gli studi e costruire, dopo una vita di sofferenze, un’esistenza più serena.