Studiare con una scarsa illuminazione: ecco le conseguenze - QdS

Studiare con una scarsa illuminazione: ecco le conseguenze

Studiare con una scarsa illuminazione: ecco le conseguenze

Redazione  |
martedì 08 Ottobre 2024

Gli esperti di Clinica Baviera mostrano come una luce insufficiente possa influire sulla salute degli occhi e consigliano l’illuminazione adeguata da favorire a casa per svolgere certe attività

Con il ritorno alla routine scolastica, tornano anche le abitudini di studio e di apprendimento a casa, orari scanditi, compiti da svolgere e tutto ciò che ne comporta. Con il report effettuati dagli esperti di Clinica Baviera (azienda leader in Europa nel settore oftalmico) è possibile capire in quali ambienti sia meglio studiare e cosa può causare una fase di studio con una scarsa illuminazione intorno.

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Come stabilito dagli esperti, non esiste una luce che vada bene per tutti. Sicuramente però, quella di tipo naturale, integrata da una luce bianca fredda o neutra è una tra le più consigliate dagli studi effettuati a riguardo.

Studiare con una scarsa illuminazione: cosa potrebbe succedere

Una scarsa illuminazione durante lo studio può avere delle conseguenze sulla salute degli occhi. Gli esperti di Clinica Baviera spiegano le principali: 

  • Affaticamento degli occhi

La conseguenza più immediata della scarsa illuminazione è l’affaticamento degli occhi. Questa condizione, nota come astenopia, si verifica quando gli occhi sono sovraccaricati a causa di condizioni visive inadeguate, devono lavorare di più per mettere a fuoco testi e oggetti e ciò provoca quindi affaticamento visivo. I sintomi più comuni sono secchezza oculare, irritazione, lacrimazione, visione offuscata o doppia e sensazione di pesantezza agli occhi.

  • Mal di testa ed emicrania

La costante sollecitazione degli occhi in condizioni di scarsa illuminazione può scatenare mal di testa o emicrania. L’affaticamento degli occhi dovuto alla scarsa illuminazione è una delle cause principali di questo disagio. Questo sforzo supplementare può causare tensione nei muscoli oculari e, nel tempo, portare a mal di testa. Riposare regolarmente gli occhi può aiutare a prevenire i mal di testa legati all’affaticamento degli occhi. Se si verificano emicranie frequenti o mal di testa persistenti dovuti all’illuminazione, è consigliabile rivolgersi a un oculista perché in alcuni casi potrebbero esserci problemi di fondo come la fotofobia (estrema sensibilità alla luce), che richiede un trattamento specifico.

  • Diminuzione della concentrazione e della produttività

Studiare in ambienti scarsamente illuminati può far sì che il cervello si stanchi più rapidamente, compromettendo la capacità di concentrazione. La scarsa illuminazione può indurre sonnolenza, diminuendo la vigilanza e determinando una riduzione della produttività e del rendimento scolastico, in quanto è più difficile fissare nella mente le informazioni o completare i compiti in modo efficiente. 

  • Errori e difficoltà di lettura

Una luce inadeguata può rendere difficile distinguere chiaramente le parole o i dettagli nei testi e nei materiali di studio, con conseguenti errori di lettura o scrittura. La mancanza di visibilità può portare a confondere lettere, numeri o parole, complicando la comprensione del materiale e aumentando il tempo necessario per studiare.

  • Postura scorretta

Quando non c’è abbastanza luce, è anche frequente assumere una postura scorretta, piegandosi in avanti o avvicinandosi troppo ai libri o agli schermi per vedere meglio. Le conseguenze possono essere dolori muscolari alla schiena, al collo e alle spalle, oltre alle sollecitazioni della colonna vertebrale. Nel tempo, questa postura scorretta può portare a problemi cronici alla schiena e al collo, oltre a compromettere il comfort generale durante lo studio.

  • Interruzione del ritmo circadiano

Studiare con un’illuminazione inadeguata può anche alterare il ritmo circadiano (il ciclo naturale sonno-veglia del corpo). Può quindi essere difficile addormentarsi, con conseguente insonnia o un sonno di scarsa qualità, tutte cose che poi possono influire direttamente sulla memoria, sulla concentrazione e sul rendimento scolastico. La luce, soprattutto quella naturale, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del ritmo circadiano. 

  • Stress e malessere generale

L’esposizione prolungata a una scarsa illuminazione può provocare stress e sensazioni di disagio, sia fisico che emotivo. L’ambiente viene percepito come “scomodo”, cosa che influisce sulla volontà o meno di studiare e fa sentire lo studente meno motivato a svolgere la sua attività. Questo tipo di stress visivo e mentale può anche portare a un aumento dell’irritabilità e alla difficoltà di mantenere alta la concentrazione sui compiti. 

  • Rischi a lungo termine per la vista

Mentre l’esposizione occasionale a un’illuminazione insufficiente può non causare gravi danni permanenti, l’esposizione prolungata e continua a condizioni di illuminazione inadeguate può compromettere la salute degli occhi a lungo termine. In casi estremi, può arrivare a contribuire allo sviluppo di problemi visivi come la miopia o a peggiorare condizioni preesistenti.

Illuminazione scadente e studi, l’intervento del Dott. Sergio Ares

A conclusione del report sulle conseguenze di uno studio con una scarsa illuminazione, il Dott. Sergio Ares di Clinica Baviera spiega: La scarsa illuminazione può avere molteplici conseguenze negative sia a livello fisico che mentale, soprattutto quando si tratta di svolgere attività che richiedono concentrazione, come lo studio. Queste conseguenze possono influire sulla salute degli occhi, sulle prestazioni cognitive e sul benessere generale. Noi di Clinica Baviera invitiamo quindi a seguire questi consigli, poiché alcuni piccoli cambiamenti possono davvero migliorare significativamente il benessere, la concentrazione e il rendimento dei nostri figli”.

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