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Stupri di Capodanno a Milano, condannato 22enne : “Io vittima di malagiustizia”

Stupri di Capodanno a Milano, condannato 22enne : “Io vittima di malagiustizia”
Sono almeno 5, ma potrebbero aumentare, i casi di aggressioni sessuali ai danni di altrettante ragazze avvenuti nella notte di Capodanno in piazza del Duomo a Milano o nelle vie attorno e su cui la Procura sta indagando con l’ipotesi di violenza sessuale di gruppo, perché sono stati commessi da giovani che hanno agito con modalità da “branco”, 7 gennaio 2022. Modi che ricordano ciò che avvenne a Colonia nel 2016, sempre nel corso dei festeggiamenti di inizio anno, quando centinaia di persone, agendo in piccoli gruppi, abusarono, anche per rapinarle, di decine di donne. I fatti di Milano, come viene riferito da chi sta indagando, sono “gravissimi”. ANSA/ ALANEWS

L’avvocato del giovane Abdallah Bouguedra, Giuseppe Boccia, ha annunciato che farà ricorso contro il verdetto.

Le molestie nei confronti di alcune ragazzine, che caratterizzarono il capodanno milanese all’ombra del Duomo nel 2022, finalmente sembrano ottenere giustizia. A distanza di un anno e mezzo, arriva la prima condanna per le aggressioni sessuali. La quinta sezione penale del tribunale milanese ha infatti inflitto 5 anni e 10 mesi di reclusione al 22enne Abdallah Bouguedra, nato a Torino, per violenza sessuale di gruppo.

Muro umano

Ad Abdallah Bouguedra è stato attribuito l’episodio più grave. Quello perpetrato ai danni di una ragazza di 19 anni che era in compagnia di una sua amica all’angolo con via Mazzini. Dall’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo e condotta dalla Squadra mobile, era emerso che una decina di ragazze vennero circondate da un «muro umano», un «branco’» di giovani che le costrinse a subire abusi.

La decisione dei giudici

I giudici hanno assolto l’imputato per l’altro reato contestato, l’accusa di rapina, «perchè il fatto non sussiste» e hanno riconosciuto alla 19enne parte civile una provvisionale di risarcimento da 30mila euro. Un risarcimento da 7mila euro è stato riconosciuto sempre a carico dell’imputato a favore del Comune di Milano, parte civile.

Ricorso in vista

Bouguedra però non ci sta. «Questa è la giustizia in Italia, il mio non è il primo caso di malagiustizia», ha detto dopo la sentenza di condanna. L’avvocato Giuseppe Boccia ha annunciato che farà ricorso contro il verdetto.