Sturzo si rivolta - QdS

Sturzo si rivolta

Sturzo si rivolta

Giovanni Pizzo  |
mercoledì 07 Giugno 2023

"Sturzo diceva che per i cattolici non era il tempo del calduccio delle sacrestie, ma il tempo del coraggio, il tempo di essere Liberi e Forti", ma la storia recente della politica dice altro.

Non rivoltandosi loro tocca al povero Don Sturzo rivoltarsi nella tomba. Stiamo parlando della ormai sudditanza, oltre l’irrilevanza, dei cattolici popolari nel PD. L’operazione a freddo che avevano compiuto, di sottomissione a Mammona comunista, era stata gestita con il pragmatismo del primum vivere deinde filosofare. E infatti i popolari, dopo la disfatta dalemiana si erano fatti avanti, prima con Letta e poi con il terribile toscano, Matteo non Amintore.

Tutto questo però abiurando come i marrani, gli ebrei convertiti, il loro credo culturale, la legge di Dio e di Maritain e Croce. Che c’entra De Gasperi con il Psoe? O Moro con il legittimo ma distante Pride? Che c’entrano Bindi, Anselmi, la sempre ragazza Silvia Costa con la maternità surrogata?

Quando si perde la tensione culturale non si conservano nemmeno i seggi. Castagnetti e soci dovrebbero saperlo avendo esperienze antiche. Vero che un seggio, per grazia muliebre ricevuta Franceschini lo avrà, ma la vita politica è solo sopravvivenza personale? Se è così a chi può interessare? Almeno Pier Ferdinando Casini si fa eleggere da indipendente nel PD, è meno ipocrita, gli ha chiesto un diritto di tribuna, una sorta di Oscar alla carriera. Ma l’ottimo Del Rio, l’Atlantico Guerini, l’intera base riformista che ci sta a fare in un partito legittimamente massimalista? Per i seggi alle europee? Ma perché il voto di opinione identitario del partito targato Schlein li voterà con le preferenze?

La verità è che nel nuovo PD sono come dei parenti scomodi, ingombranti, con i colori dei vestiti non armocromati. Non sono solo fuori moda, potrebbero per assurdo essere vintage, sono sostanzialmente irrilevanti. Ma perché sprecare un immenso patrimonio culturale, costruito dai loro predecessori, per il tentativo fallimentare di prendere due seggi? Per la paura di dover combattere per le giuste ragioni, per essere stati dalla parte giusta della Storia?

Sturzo diceva che per i cattolici non era il tempo del calduccio delle sacrestie, ma il tempo del coraggio, il tempo di essere Liberi e Forti. Al limite meglio morti, politicamente, che inutili alla società.

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