Lo rivela l’Istat nel rapporto su “Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori”. Nel Mezzogiorno il tasso in media si attesta intorno al 48% contro il 71,5% del Nord
ROMA – Allarme lavoro nel Mezzogiorno.
L’emergenza sanitaria seguita alla pandemia da Covid-19 ha avuto ripercussioni rilevanti sul mercato del lavoro, in particolare sulle componenti più vulnerabili, giovani, donne e stranieri, che già partivano da condizioni occupazionali più difficili.
Il tasso di occupazione della popolazione in età compresa tra 20 e 64 anni in media Italia è sceso al 62,6% (era 63,5% nel 2019).
Nonostante il calo abbia riguardato maggiormente il Nord del Paese, più colpito nella prima ondata pandemica del 2020, “lo svantaggio del Mezzogiorno rimane elevatissimo”, con un tasso di occupazione del 48%, rispetto al 71,5% del Nord e al 67,4% del Centro. è quanto rilevato dall’Istat che ha diffuso le ‘Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori’.
I cali di… Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link