ROMA – Il comparto turistico continua a rappresentare, per il Paese, una vera e propria miniera d’oro. Gli indicatori, così come a livello internazionale, sono tutti con il segno positivo, ma se si guarda alle differenze territoriali in Italia risulta evidente come le potenzialità, soprattutto per quel che riguarda il Mezzogiorno, siano ancora parzialmente inespresse.
A tracciare un quadro della situazione è il recente Rapporto annuale Turismo & Territorio realizzato da Srm – il Centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, specializzato nell’analisi delle filiere produttive e del turismo – che ha evidenziato come “analizzando i dati relativi al numero complessivo di arrivi e presenze turistiche, l’Italia si colloca al quarto posto nella classifica europea per numero di arrivi, con quasi 140 milioni di ingressi registrati. A guidare questa classifica è la Germania, con quasi 185 milioni di arrivi. Tuttavia, se si considera il dato relativo ai giorni di permanenza complessivi, l’Italia mostra una performance ancora più solida: conquista infatti il secondo posto, con oltre 466 milioni di presenze. In questo caso, il primato…