I suggestivi paesaggi delle Madonie vanno in mostra a Petralia Sottana - QdS

I suggestivi paesaggi delle Madonie vanno in mostra a Petralia Sottana

redazione

I suggestivi paesaggi delle Madonie vanno in mostra a Petralia Sottana

giovedì 08 Settembre 2022

Domani l’inaugurazione dell’esposizione tra passato e presente ospitata a Palazzo Pucci Martinez

PETRALIA SOTTANA (PA) – Sarà inaugurata domani pomeriggio alle 18, nei locali di Palazzo Pucci Martinez, sede dell’Ente Parco delle Madonie (piazza Antonio Gramsci 3), la mostra permanente dal titolo “Madonie, Paesaggi 1973/2021 – Fondo storico e nuove committenze”, esito dell’omonimo progetto promosso dal Museo civico Antonio Collisani, istituzione del Comune di Petralia Sottana, in collaborazione con l’Ente Parco delle Madonie e l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Vincitore del bando nazionale del ministero della Cultura (Mic), Direzione generale della Creatività contemporanea, “Strategia Fotografia 2020”, il progetto raggiunge con l’inaugurazione della mostra permanente e la presentazione del catalogo ufficiale – che di fatto unisce in un’unica visione le testimonianze del passato con quelle contemporanee – il primo obiettivo di una programmazione a lungo termine, volta all’ampliamento contemporaneo della storica collezione fotografica sul paesaggio madonita iniziata da Enzo Sellerio negli anni Settanta.

Il Fondo storico è composto da circa cento fotografie di grandi dimensioni (120×200 centimetri e 200×120 centimetri) – ripulite e schedate durante un workshop organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2019 – ed è il frutto dell’accorpamento di tre distinte mostre realizzate tra il 1973 e il 1975 a Polizzi Generosa da Enzo Sellerio con Leonard Freed e Josip Ciganovic. Custodite oggi dal Comune di Petralia Sottana, nel Palermitano, le opere sono patrimonio del Museo Civico Antonio Collisani e visitabili a Palazzo del Giglio, storica sede del Municipio. A questa serie di opere si aggiungono 48 nuovi scatti, frutto delle residenze artistiche (avvenute sul territorio tra luglio e ottobre del 2021), di otto fotografi contemporanei, nazionali e internazionali.

La mostra è un concerto di sguardi nutriti dal paesaggio delle Madonie: quelli di Paulo Catrica (fotografo portoghese e docente all’Universidade Nova de Lisboa e all’Universidade Católica do Porto), della fotografa siciliana Maria Vittoria Trovato, dei fotografi del gruppo Presente Infinito (Marcello De Masi, Luigi Fiano, Lorenzo Martelli, Alvise Raimondi, Sebastiano Raimondo e Giovanni Scotti). Sguardi diversi accomunati dal viaggio come esperienza esistenziale per una narrazione interiorizzata del paesaggio naturale e antropico, dei luoghi e della gente per immagini nuove che ridisegnano una geografia del presente, radicata nel passato e punto di partenza per un nuovo viaggio nelle Madonie.

Gli scatti contemporanei offrono la possibilità di riflettere sulle trasformazioni del paesaggio ma anche su quelle della fotografia, in cinquant’anni di profondi mutamenti tanto della cultura quanto della natura, della società e del territorio, riconoscendo, ancora una volta, l’arte della fotografia come potente strumento rivelatore di identità.

“La mostra – ha commentato il sindaco di Petralia Sottana, Pietro Polito – si propone di diventare un pezzo importante della realtà culturale del nostro paese e riporta al centro il valore della fotografia come strumento di racconto dei luoghi. Prendiamo il testimone dalla precedente amministrazione che fortemente ha voluto la realizzazione di questo progetto, con l’auspicio di rafforzare le partnership con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Ci auguriamo che la nuova narrazione delle aree interne che questa mostra propone, possa essere lo strumento per un rinnovato interesse che sappia riportarle al centro del dibattito politico e sociale”.

“Questo progetto – hanno dichiarato i curatori Emilia Valenza e Sandro Scalia, docenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo – è perfettamente in linea con la nuova definizione che l’Icom (International council of Museums, organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare e comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale) ha dato del concetto di museo, sottolineando l’importanza delle acquisizioni, dell’inclusività, dell’interpretazione della realtà. L’obiettivo comune è che questo sia solo l’inizio di un susseguirsi di residenze e sempre nuove acquisizioni per il Museo e per la comunità madonita”.

Come sottolineato da Alessandro Torre, direttore del Museo civico Antonio Collisani, la mostra rappresenta un’opportunità per “arricchire culturalmente il territorio, creando i presupposti per la nascita della sezione fotografica permanente del Museo civico Antonio Collisani”.

Un lavoro, dunque, frutto di sinergie costanti che hanno reso possibile, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, di rendere concreto il progetto che oggi viene condiviso con la comunità madonita e che punta a oltrepassare i confini regionali attraendo nuovi artisti.

“Siamo davvero felici – ha affermato Angelo Merlino, presidente dell’Ente parco delle Madonie – di ospitare questa mostra permanente a Palazzo Pucci Martinez. Questo per due motivi, il primo perché il visitatore potrà godere delle immagini che immortalano i nostri paesaggi e il secondo perché con l’allestimento della mostra stessa, valorizziamo in maniera permanente una parte importante dello stabile, rendendola fruibile per tutto l’anno”.

“Esprimo la mia profonda soddisfazione – ha concluso Lucia Macaluso, referente del progetto e consigliere uscente della precedente Amministrazione, guidata da Leonardo Neglia, promotore del progetto – nell’aver portato a compimento, in un periodo storico non semplice, un progetto in cui ho creduto tantissimo. Ritengo che questo sia un punto di partenza e non di arrivo, occasione per unire a un’iniziativa di carattere culturale di respiro internazionale il nome delle Madonie, il suo territorio e il Parco, straordinarie fonti di ispirazione per la ricerca fotografica e tassello fondamentale per la costituenda Mappa di Comunità dell’Ecomuseo delle Madonie”.

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