Le regioni hanno proposto precise modifiche della normativa relativa al superbonus: semplificazione dell'accesso alle risorse, proroga dei tempi e modifica dei limiti di tolleranza costruttiva.
“Le regioni hanno condiviso una proposta che va nel senso di una semplificazione del quadro normativo per l’uso delle risorse relative al superbonus, semplificazione che se non dovesse arrivare pregiudicherebbe l’iter per la messa in sicurezza degli edifici. Serve poi una proroga dei tempi, perché senza di essa difficilmente si potrebbero iniziare interventi significativi sul patrimonio edilizio”.
Lo ha riferito l’assessore alle politiche abitative della Regione Campania, Bruno Discepolo, intervenuto a nome della Conferenza delle Regioni in un’audizione presso le commissioni Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dedicata al Superbonus 110%. Altro tema toccato dal rappresentante della Conferenza delle Regioni è stato quello della verifica dello stato di legittimità degli immobili. “E’ difficile ricostruire nel tempo lo stato della proprietà in ogni sua parte – ha aggiunto Discepolo – ed è difficile che un tecnico possa certificare la conformità degli immobili. In questo senso una ipotesi più radicale di modifica è quella che consentirebbe un accertamento limitato all’edificio nel suo insieme, che dimostri quindi che non sia abusivo. Sarebbe opportuno poi limitare le verifiche solo sulle parti comuni degli interventi, e non altro.
Bisognerebbe poi aumentare – ha osservato ancora l’amministratore campano – il limite di tolleranza costruttiva, ora al 2%. Non a caso alcune regioni hanno chiesto di estenderlo addirittura al 10%. Infine per le facciate si potrebbe chiarire che modifiche possono essere consentite nel corso dei lavori nel caso non vi siano altri vincoli ad impedirlo”.