Il settore delle costruzioni è in difficoltà per il blocco della cessione dei crediti: secondo Ance ci sarebbe possibilità di liquidarli
Il settore edile e delle costruzioni è in grave difficoltà dopo il blocco della cessione dei crediti fiscali deciso con il decreto legge 11/2023.
Secondo quanto riferito da Vanessa Pesenti in audizione di fronte alla commissione Finanze del Senato, al momento risulterebbero addirittura “19 miliardi di crediti incagliati”.
Un miliardo di crediti incagliati, stando alle stime dell’Ance, produrrebbe il blocco di circa 6000 interventi tra unifamiliari e condomini, con rischio fallimento di almeno 1700 imprese di costruzioni e perdita del lavoro per circa 9000 occupati.
Ance: “C’è spazio per liquidazione crediti incagliati”
La stessa Ance, tuttavia, avrebbe confermato la possibilità di un‘immediata liquidazione dei crediti rimasti incagliati.
“I dati Istat hanno chiarito, una volta per tutte, che i crediti derivanti dai bonus edilizi sono già stati contabilizzati nel bilancio dello Stato e quindi, come sostenuto dall’Ance, c’è spazio per una liquidazione immediata dei crediti incagliati in capo a famiglie e imprese. Nei giorni scorsi, l’Istat ha rivisto le stime sugli effetti dei bonus sui conti delle amministrazioni pubbliche per il triennio 2019-2021, alla luce delle indicazioni di Eurostat sul trattamento contabile dei crediti d’imposta che hanno determinato una diversa qualificazione degli stessi rispetto al 2019, con il passaggio da non pagabili a pagabili Questo non muta l’impatto complessivo degli incentivi sul deficit, ma ne comporta una differenza in termini di incidenza temporale. La riclassificazione dei bonus, da non pagabili a pagabili, ha determinato un peggioramento del deficit imputabile agli anni scorsi, dal 2020 al 2022, ma ha migliorato il deficit degli anni futuri”, ha aggiunto sempre Vanessa Pesenti.