Superenalotto, dal primo marzo tassa sulla fortuna al 20 per cento - QdS

Superenalotto, dal primo marzo tassa sulla fortuna al 20 per cento

Superenalotto, dal primo marzo tassa sulla fortuna al 20 per cento

martedì 25 Febbraio 2020

Lo comunica l’Agenzia delle Dogane e dei monopoli. Previste nuove entrate fiscali per il Governo pari a 44 milioni di euro

ROMA – Dal primo marzo, la tassa sulla Fortuna per il SuperEnalotto salirà dal 12 al 20 per cento. Le nuove entrate erariali per il 2020, secondo le previsioni del Governo, ammonteranno a 44 milioni di euro. Il “via libera” tecnico è arrivato ieri con la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del provvedimento relativo alle modifiche della percentuale del prelievo sulla vincita dei giochi SuperEnalotto e SuperStar.

Quest’ultima sarà destinata al fondo utilizzato per integrare il montepremi relativo alle vincite di quarta e quinta categoria del SuperEnalotto, adeguandola alle nuove aliquote del prelievo sulle vincite eccedenti 500 euro, previste dall’ultima legge di bilancio. Il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro i giochi SuperEnalotto, Superstar e SiVinceTutto è destinato «nella misura del 94% all’erario, unitamente al primo versamento utile della quota della relativa raccolta e nella misura del 6% è devoluto al fondo utilizzato per integrare il montepremi relativo alle vincite di quarta e quinta categoria del SuperEnalotto».

Inoltre, secondo la delibera visionata da Agipronews, «dal 1° marzo 2020, ai premi dei giochi SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto SuperEnalotto, Vinci per la Vita – Win for Life ed Eurojackpot, anche nella modalità con partecipazione a distanza, è applicato un diritto del 20% sulla parte della vincita» oltre i 500 euro. Per i premi corrisposti in più soluzioni periodiche, il prelievo avverrà «sull’importo del capitale corrisposto dal concessionario alla compagnia assicurativa incaricata di versare, a coloro cui spettano, le somme mensili».

Il capitale sarà quindi corrisposto alla compagnia assicurativa «al netto del diritto del 20%, sulla parte eccedente i 500 euro». L’importo del 20 per cento trattenuto dal concessionario, quale sostituto d’imposta, «dovrà essere immediatamente versato all’erario», mentre «il soggetto erogatore corrisponderà al vincitore il premio secondo la cadenza periodica e l’ammontare previsto», corrispondendo ciascuna rata «in misura proporzionalmente ridotta del 20%».

Infine, il concessionario, «a decorrere dal 1° marzo 2020, deposita sul fondo fruttifero il 6% del diritto dovuto sulla parte di vincita eccedente i 500 euro conseguita con i giochi SuperEnalotto, SuperStar e SiVinceTutto SuperEnalotto».

Il gettito complessivo previsto dal Governo con l’aumento della tassa sulla fortuna per i diversi giochi – Videolotteries, SuperEnalotto e lotterie istantanee – è pari a 472 milioni nel 2020.

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