La questione legata all’accesso a una rivendita di tabacchi ha fatto esplodere una nuova polemica contro l’Amministrazione di Gela. L’Esecutivo, però, ha assicurato interventi rapidi e risolutivi
GELA (CL) – Il rapporto fra disabili ed Ente locale passa dalla Procura. Si, perché il Comune, secondo quanto ricostruito da alcuni cittadini, predicherebbe bene ma razzolerebbe male. Oggetto del contendere, quella che è stata indicata come una palese contraddizione che presuppone disattenzione proprio nei confronti di chi soffre, con l’efficienza evidenziata dall’assessorato ai Lavori pubblici smentita dai fatti.
In via Potenza c’è un tabaccaio, a cui il Comune e i suoi funzionari hanno imposto di mettere una pedana esterna per favorire l’accesso ai diversamente abili. Peccato che gli uffici municipali non abbiano pensato che per accedere al locale in questione i disabili in carrozzina devono prima superare un gradone invaso da pali e inaccessibile per la vistosa altezza del marciapiede d’ingresso, in tutti i sensi di entrata.
“Chi deve acquistare sigarette o altro – ha denunciato il curatore legale dell’Associazione H, Paolo Capici – deve gridare o telefonare al gestore affinché lasci la clientela per servire le persone in carrozzina. I disabili, per colpa del Comune, non possono accedere al pari degli altri cittadini. Abbiamo cercato di contattare gli uffici competenti, che per ben tre volte hanno riferito che ci avrebbero ricontattato, ma evidentemente così non è stato. Ancora una volta l’ennesima dimostrazione che il Comune continua a essere superficiale sul tema della disabilità”.
Capici ha pertanto presentato una diffida nei confronti dell’Amministrazione intimando di provvedere all’immediata costituzione di una o più scivoli, secondo le norme di legge, nei pressi della rivendita, posto che il proprietario, adempiendo agli obblighi di legge ha già provveduto a rendere accessibile.
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Ivan Liardi, ha assicurato che l’Amministrazione espleterà quanto in suo potere per ovviare all’inconveniente, specie in quel sito dove ci sono lavori in corso da mesi.