Surreale! - QdS

Surreale!

Pino Grimaldi

Surreale!

sabato 23 Luglio 2022

La seconda decade di Luglio aveva già visto qualcosa di simile accadere nel 1943. Nella notte tra il 24 ed il 25 a Palazzo Venezia in Roma il Gran Consiglio del Fascismo “sfiduciò” Mussolini con l’Odg Grandi e il Monarca regnante lo dismise (facendolo arrestare!) nominando un nuovo governo guidato da un vecchio massone, il generale Pietro Badoglio. Nel giro di 24 ore il regime fascista instaurato il 30 ottobre 1922 su volere della inebetita classe liberale dell’epoca con chiamata a corte del direttore del Popolo d’Italia Mussolini chiuse il suo corso e gli Italiani, con una guerra in corso già perduta, cambiarono casacca: e sopravvissero.

Fu una pochade. Ripetutasi in questa afosa settimana nelle aule parlamentari con spettacoli inverecondi e di una oscenità morale inaudita per far fuori un gentiluomo talmente tale da non rendersi conto con chi aveva da fare: un pugno di politici senza ne parte ne arte – tranne qualcuno-avulsi da ogni senso di dignità ed etica che mal sopportavano un tale che stringi, stringi era stato loro imposto per portare la nave delle XVIII Legislatura stravaccata e ingovernabile al porto della fine istituzionale: primavera 2023.

Ma l’accaduto, incredibile politicamente, è stato reso più grave dal fatto che il gentiluomo – rara avis – si è incarognito perdendo il suo aplomb. Villoresi, pilota di formula 1, vincitore di vari giri di Sicilia, ebbe a dirmi che gli era accaduto un fatto incredibile: guidando in città la sua vettura era andando a sbattere contro una macchina che si era fermata all’improvviso avanti a lui abituato a scartare in casi del genere vetture che negli autodromi superavano i 250Km orari e non riusciva a capacitarsene.

E’ accaduto a Draghi. Aduso a confrontarsi ai livelli internazionali con avvedutezza e successo, dinanzi alla guida di un piccolo Paese come l’Italia è andato a sbattere.

Ed è avvenuto per non avere onorato la parola data dimettendosi una settimana prima che scoppiasse il finimondo parlamentare e politico. La vendetta dell’avvocato del popolo per essere stato sfrattato da Palazzo Chigi – che di questo si tratta – era già iniziata nel Gennaio scorso impedendo di farlo eleggere Presidente della Repubblica evitando la doppietta all’inquilino del Colle. Che a sua volta venne meno alla parola data di non volere bissare e che, parrebbe, si trovò sant’uomo a dovere accettare una elezione che non era nei suoi piani di vita. E la vendetta è continuata fino a defenestrarlo definitivamente.

“L’avvocato”, però, non si è reso conto che, come Sansone, politicamente è morto e lui ed i suoi filistei (M5S): ha vinto suicidandosi!
Alle grida di stupore levatisi da ogni parte del mondo, in bilancia v’è che questo Governo rimane per “gli affari correnti”.

E con elezioni fissate il 25 Settembre, il prossimo Governo avrà in mano la gestione del Paese non prima del Gennaio 2023 onde il gentiluomo può avere il tempo, grazie allo stato di “emergenza” – e lo farà – di configurare in concreto i 45 punti portati già a casa e non lasciarci tra gli escrementi umani: utili a fertilizzare sì, ma tali per chi ci scivola sopra. Come accadutoci.
Surreale? No, reale.

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