Ieri a Ragusa annunciata la collaborazione tra Banca agricola popolare di Sicilia e il Fondo europeo per gli investimenti. I finanziamenti sosterranno progetti di sostenibilità ambientale, innovazione delle pmi e accesso all’istruzione
RAGUSA – Il Fondo europeo per gli investimenti (Fei), parte del Gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei), ha siglato due accordi con Banca Agricola Popolare di Sicilia (Baps) per un totale di 60 milioni di euro in finanziamenti, destinati a promuovere progetti per la sostenibilità ambientale, l’innovazione delle piccole e medie imprese (Pmi) siciliane, l’accesso all’istruzione per gli studenti, nonché la formazione di dipendenti aziendali.
Si tratta del primo accordo dal respiro europeo per l’istituto nato dall’operazione di fusione per incorporazione tra Banca Popolare Agricola di Ragusa e Banca Sant’Angelo. L’iniziativa è stata annunciata durante una conferenza organizzata a Ragusa a cui ha preso parte la vice presidente della Bei Gelsomina Vigliotti. Per la prima volta un rappresentante della Banca Europea degli Investimenti è arrivata nel capoluogo ibleo. Non è però la prima volta che Bei interviene sul territorio tramite la Banca Popolare Agricola che era di Ragusa.
“Durante la pandemia, in modalità remoto, – ha ricordato l’amministratore delegato di Baps, Saverio Continella – abbiamo già presentato un piano di investimenti che ha sostenuto l’attività di 540 imprese siciliane”.
Cosa prevedono gli accordi tra Baps e Fei
Gli accordi comprendono due garanzie fornite appunto dal Fei: una uncapped da 31,5 milioni di euro e una capped da 12 milioni di euro, entrambe parte del programma InvestEU. Queste garanzie permetteranno alla Banca Agricola Popolare di Sicilia di erogare finanziamenti per 60 milioni di euro, con un impatto totale sugli investimenti nell’economia reale di oltre 80 milioni di euro. I beneficiari saranno oltre 700 tra pmi, studenti e professionisti siciliani, che potranno accedere a prestiti a condizioni agevolate.
“Noi lavoriamo moltissimo con le piccole e le medie aziende – ha dichiarato dalla sede ragusana di Baps la vice presidente della Bei Vigliotti -, ma non possiamo farlo sempre dal Lussemburgo. Dobbiamo affidarci ad intermediari finanziari che sanno portare i nostri fondi dove servono. Questi finanziamenti non sono un assegno in bianco, utilizziamo denaro pubblico, e vogliamo che le garanzie vadano a realizzare davvero gli obiettivi che ci poniamo. Vengono assegnati tramite procedure rigide e trasparenti e Banca Popolare Agricola di Sicilia ha avuto le competenze per vedere ottenere le garanzie.
L’iniziativa si inserisce, appunto, nel programma più ampio finalizzato a supportare l’azione per il clima, l’innovazione, la digitalizzazione e la formazione. Che sono le direttrici su cui l’Europa sta investendo in questo momento. Questo accordo rafforza la partnership tra FeI e Baps. “Baps è la Banca territoriale più a Sud d’Europa – ha evidenziato Vigliotti – costituisce un ponte tra esigenze locali, offerta di mercato dei capitali e sviluppo”.
“Il percorso fatto in questi anni dalla banca, di professionalizzazione e accrescimento delle competenza ha portato a questo risultato – ha evidenziato l’ad di Banca popolare agricola di Sicilia Saverio Continella – e grazie a questa crescita sarà tutta la Sicilia a beneficiare dell’operazione siglata con la Banca Europea degli Investimenti.
Alla conferenza organizzata con i vertici della Bei a Ragusa hanno partecipato anche il presidente di Baps Arturo Schininà, lo Structured finance officer della Bei Mattia Pagotto ed il Chief lending officer di Baps Salvatore Pappalardo.