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Svolta Acr Messina: stipendi saldati, i giallorossi parteciperanno alla Serie D con una nuova proprietà

Svolta Acr Messina: stipendi saldati, i giallorossi parteciperanno alla Serie D con una nuova proprietà
acr messina tifosi curva foto nostra

Non ancora ufficializzati nei dettagli i volti di chi guiderà l’Acr Messina dal prossimo 10 settembre: intanto il futuro appare più luminoso

L’Acr Messina sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie D. Il pagamento degli stipendi arretrati ai tesserati per la stagione sportiva appena culminata con la retrocessione nel play out contro il Foggia, è stato completato.

Bonifico da 475 mila euro eseguito dal socio di minoranza Pietro Sciotto per coprire le mensilità da novembre 2024 a maggio 2025, quelle costate al Messina un decisivo -4 in classifica e una ulteriore penalizzazione di -14 punti da dover scontare – causa recidiva – nel prossimo torneo di quinta serie.

Arriva il nuovo gruppo di imprenditori alla guida

Senza il saldo delle spettanze, il club non avrebbe potuto nemmeno presentare domanda d’iscrizione. La scadenza era un crocevia fondamentale per le sorti presenti ma soprattutto future dei peloritani. I termini imposti dalla Lega Nazionale Dilettanti per la regolarizzazione delle posizioni erano inderogabili. Solo con il via libera del Tribunale, giunto in mattinata, Sciotto ha potuto procedere.

Ma il dato più significativo, che cambia la lettura di questa vicenda, è la presenza accanto a Sciotto di un gruppo di imprenditori che ha garantito il pagamento attraverso una fideiussione. Tradotto: un’operazione in extremis che suona come una staffetta silenziosa, con il vecchio presidente che ha messo la firma e un nuovo gruppo che ha risposto presente con le risorse.

Il nuovo progetto

Non ancora ufficializzati nei dettagli i volti di chi guiderà l’Acr Messina dal prossimo 10 settembre, data entro la quale potrà completarsi il passaggio di quote da Sciotto e AAD Invest Group al nuovo proprietario, un imprenditore messinese. Solo a settembre il Tribunale si esprimerà sulla proposta di composizione negoziale della crisi e su un eventuale concordato preventivo. Il piano prevede un contratto preliminare con il quale i nuovi soggetti affiancheranno fin da subito l’attuale dirigenza. Una sorta di gestione in tandem, in attesa della trasformazione ufficiale della società da Srl a Ssd, forma più adatta ai dilettanti.

La cessione del 100% delle quote sarà però subordinata all’ok del Tribunale e all’accettazione del piano di riqualificazione aziendale. Dovranno dunque esserci le garanzie di una società in salute e capace di ristrutturare il debito. Solo in quel momento si potrà parlare davvero di cambio di proprietà. Il nuovo corso, se confermato, partirà comunque in salita. Perché, come le calde stagioni sportive in riva allo Stretto insegnano da ormai quindici anni a questa parte, i tempi legali e burocratici difficilmente coincidono con quelli sportivi, segnati da un -14 destinato a compromettere sin da ora le possibilità di una pronta risalita in Lega Pro. A questo nuovo gruppo toccherà rimettere insieme i pezzi: rifondare, programmare e provare a riportare entusiasmo attorno a una squadra che, ancora una volta, riparte da zero. E che, nonostante tutto, conserva ancora un popolo giallorosso pronto a crederci.

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