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Svolta nel delitto di Garlasco, un’impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi

Svolta nel delitto di Garlasco, un’impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi
Chiara Poggi

Marco Poggi ha potuto essere sentito lontano dai giornalisti ed ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte

“Con la collaborazione degli inquirenti, Marco Poggi ha potuto essere sentito lontano dai giornalisti ed ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte.

Ad Andrea Sempio lo lega un’amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda che ha sconvolto la sua famiglia.”, Così, in una nota, l’avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia Poggi, in merito all’audizione odierna del fratello di Chiara.

L’impronta sul muro

Sul muro delle scale che portano in taverna, vicino al luogo dove è stata trovata senza vita Chiara Poggi, c’è l’impronta compatibile con quella di Andrea Sempio e individuata dalla nuova indagine sul delitto della giovane. E’ quanto si è appreso in merito a una nuova consulenza dattiloscopica disposta dalla Procura di Pavia e che, in questo caso, riguarda una impronta del palmo di una mano di Sempio che frequentava la villetta di via Pascoli in quanto amico del fratello della vittima.

Intanto oggi Andrea Sempio non si è presentato alla convocazione in Tribunale a Pavia. Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio, si è recato dai pm.

Sempio non si presente all’interrogatorio

Sempio non si è presentato all’interrogatorio perché i suoi avvocati hanno eccepito, notificando una memoria ai pm, la carenza nell’invito a comparire di un ‘avvertimento’ ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche gli avvocati si sono presentati in procura.

“Guerra dura senza paura” ha scritto in una storia su Instagram l’avvocata Angela Taccia che, assieme all’avvocato Massimo Lovati, difende Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone di indagine. “CPP we love you”, ha aggiunto Taccia con l’emoticon di una tigre e un cuoricino blu, con probabile riferimento al codice di procedura penale al quale si sono appellati oggi per evitare l’interrogatorio del loro assistito.

Sentito Marco Poggi

In contemporanea a Mestre viene sentito Marco Poggi, fratello della vittima, Chiara Poggi. Dopo 18 anni il caso è stato riaperto e, tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso, per la prima volta ad essere in discussione è la ricostruzione di un’unica persona sulla scena dell’omicidio che ha sorpreso Chiara senza nemmeno darle il tempo di difendersi.