“Salvini dice ciò che vuole, ma la linea politica la decidiamo io e la presidente Meloni. Questa è la verità”. Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha risposto a una domanda sulle presunte “ingerenze” del leader della Lega, Matteo Salvini, durante la sua partecipazione a “Pulp Podcast“, il format condotto da Fedez e Mr. Marra, disponibile da oggi alle 14. Sollecitato a valutare il suo fastidio “da una a cinque stelle”, il ministro ha risposto: “Direi una”.
Nel corso dell’intervista, Tajani ha affrontato diversi temi cruciali dell’agenda politica. Ampio spazio è stato dedicato al futuro di Forza Italia dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. “Il pensiero di Berlusconi è una risorsa che non vogliamo cancellare perché fa parte della nostra storia”, ha affermato chiarendo di non sentirsi “oscurato” dall’immagine del leader scomparso, rivendicando con naturalezza di avere “due maestri di vita” che sono stati significanti per la sua formazione: Indro Montanelli come giornalista e Silvio Berlusconi come politico.
Tajani sul Ponte: “Rischio di infiltrazioni? La malavita è ovunque ma l’opera è necessaria”
Interrogato sul Ponte sullo Stretto di Messina e sul rischio di infiltrazioni mafiose il ministro ha ribadito con fermezza che la mafia non rappresenta una minaccia specifica: “La malavita è ovunque, il ponte rimane un’infrastruttura necessaria per la crescita e lo sviluppo di due regioni cruciali come Sicilia e Calabria“. L’intervista ha toccato anche i principali scenari globali, dalla crisi in Medio Oriente alla guerra in Ucraina, oltre a questioni tecniche come la gestione dei dazi e l’assistenza ai circa 2.500 italiani detenuti all’estero.
Per il ministro il partito è in costante crescita, sostenuto dagli iscritti e da imprenditori quali i figli Marina e Piersilvio Berlusconi. Sul tema dei servizi segreti, in risposta a una perplessità di Fedez sul loro margine di manovra, il ministro ha precisato: “I servizi segreti agiscono sulla nostra sicurezza ma esclusivamente su richiesta del Governo”, il cui coordinamento è affidato al Sottosegretario Alfredo Mantovano. L’unica eccezione, ha spiegato, riguarda il contrasto al terrorismo, area in cui la rapidità d’azione è fondamentale per garantire la sicurezza nazionale.
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