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Tajani contro Vladimir Putin: “Nell’Unione Europea non c’è nessun maialino, i leader sono tutti stati eletti”

Tajani contro Vladimir Putin: “Nell’Unione Europea non c’è nessun maialino, i leader sono tutti stati eletti”

L’ira di Tajani dopo l’uscita del presidente russo: “Il linguaggio di Putin è da caserma, serve il rispetto per il prossimo”

Nell’Ue non c’è nessun “maialino” che “scodinzola“, ma solo “leader eletti” democraticamente. Lo dice il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, rispondendo, a Bruxelles a margine del prevertice del Ppe, al presidente russo Vladimir Putin, che ha definito i capi di Stato e di governo europei dei ‘podsvinok’, diminutivo russo che indica maialini tra i 4 e i 10 mesi di età, dalle carni particolarmente tenere.

Tajani: “Il linguaggio di Putin è da caserma, serve il rispetto per il prossimo”

Per Tajani, quello usato dal presidente russo “è un linguaggio un po’ da caserma”. I cosiddetti “maialini sono leader eletti democraticamente nei popoli. L’Europa è un continente dove ci sono democrazie. Ogni leader viene eletto dai cittadini e bisogna rispettare la volontà popolare”.

“La dobbiamo rispettare noi, ma la debbono rispettare anche gli altri. Non ci sono maialini. Ci sono soltanto leader eletti”. Si può “più o meno essere d’accordo. Putin ha le sue posizioni, ma non c’è nessuno che scodinzola o corre dietro a nessuno”, conclude Tajani.

“Noi non siamo guerrafondai”

In Italia “non siamo guerrafondai“, “non manderemo soldati italiani in Ucraina” e “non siamo in guerra con la Russia”. Lo ribadisce il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del prevertice del Ppe, ricordando che l’Italia “non ha mai autorizzato” l’uso di armi italiane in territorio russo. “Discuteremo quale sarà il contenuto, ma che ci sarà il decreto non ho alcun dubbio. Credo che in questa fase si possa continuare a sostenere l’Ucraina dal punto di vista militare”, cioè con armamenti, non con l’invio di soldati.

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