Tamponi rapidi non riconoscono variante Omicron, 40% è falso negativo - QdS

Tamponi rapidi non riconoscono variante Omicron, 40% è falso negativo

Tamponi rapidi non riconoscono variante Omicron, 40% è falso negativo

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mercoledì 05 Gennaio 2022

A mettere in guardia è Guido Rasi, consulente del commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi

I test rapidi non funzionano nell’individuare la variante Omicron. O almeno, non tutti. Dunque, quei milioni di test fatti negli ultimi giorni quanto hanno valore in realtà?

La nuova versione del virus Sars-CoV-2 sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati“.

Sbaglia il 40% dei test

A mettere in guardia è Guido Rasi, consulente del commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi. “Dati preliminari indicano che circa il 40% delle persone positive alla variante Omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2“, spiega Rasi.

“Ora più che mai è fondamentale che gli operatori sanitari continuino a tenersi aggiornati sull’evoluzione del virus e delle nostre conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico”, spiega Rasi, che è anche uno dei docenti del corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato ‘Un test per tutti. Test di screening diagnostici e il loro funzionamento’.

Test più aggiornati

La perdita di affidabilità dei test antigenici rapidi potrebbe rendere più complicato il percorso di diagnostica e tracciamento, che sono ancora strumenti fondamentali per contenere la pandemia. “Spero siano presto disponibili test rapidi aggiornati ed attendibili per la Omicron, ma nel frattempo è necessario alzare la guardia“, rimarca Rasi. “In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti”, aggiunge.

“Da parte nostra – fa eco Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – continueremo ad allargare e ad aggiornare più possibile la nostra offerta formativa. Certi dell’importanza dell’aggiornamento professionale sempre, e in particolar modo in tempi di Covid, continueremo a lavorare a fianco degli operatori sanitari offrendo loro gli strumenti conoscitivi più adeguati per continuare a far fronte a questa emergenza”.

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