"L'accordo è siglato e noi siamo pronti" dice Gioacchino Nicolosi, presidente Federfarma Sicilia. Ma sono ancora poche le farmacie aderenti. Per le vaccinazioni bisognerà ancora attendere.
Già da domani in Sicilia si dovrebbe partire con i tamponi e i test sierologici nelle farmacie al prezzo politico di 15 euro, si allungano invece i tempi per coinvolgere i farmacisti nelle vaccinazioni anticovid.
«Con i tamponi e i test sierologici nelle farmacie siciliane partiremo tra oggi e domani. L’accordo è siglato e noi siamo pronti, c’è soltanto un problema di natura tecnica per quanto riguarda i collegamenti con la Regione che dovrebbe essere risolto in giornata – afferma Gioacchino Nicolosi, presidente di Federfarma Sicilia – Dopodiché tutte le farmacie aderenti potranno partire, anche se sono poche quelle che hanno dato la propria disponibilità perché la richiesta di tamponi è diminuita da quando sono stati istituiti a questo fine gli hub gratuiti, oltre l’apporto dei laboratori d’analisi».
Secondo le recenti dichiarazioni ottimistiche del generale Figliuolo, invece, le farmacie dovranno scendere in campo a breve anche per effettuare le vaccinazioni anticovid ma in realtà ancora non c’è l’accordo regionale che fissa i parametri: «In Italia, attualmente, si è partiti con le vaccinazioni anticovid nelle farmacie soltanto in Liguria, in cui è stata adottata la formula della vaccinazione con i medici nelle farmacie. L’accordo è stato poi siglato in Veneto, in Valle D’Aosta e in Lazio però ancora non si è partiti da nessuna parte perché i vaccini per le farmacie al momento non ci sono – continua Nicolosi – Oggi ci sarà il primo incontro con la Regione sulle vaccinazioni ma non credo che partiremo prima della metà di giugno».
Della stessa idea sulle tempistiche anche Dino Rizzo, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Sicilia, secondo cui: «Per partire occorre stilare il protocollo propedeutico con la regione, alla quale al momento si sta lavorando – ha dichiarato – Occorre stabilire quali sono i criteri di sicurezza per poter operare le vaccinazioni in farmacia, infatti, occorrerebbero 4 ambienti per potere effettuare. Bisogna che ci siano una zona per l’accoglienza, una per il consenso informato e per le pratiche burocratiche, un’altra per l’inoculazione del vaccino e poi la zona l’osservazione del paziente dopo il vaccino. Le farmacie quindi devono avere determinati requisiti che saranno stabiliti in questo accordo regionale che serve per poter vaccinare in sicurezza in farmacia».
Sonia Sabatino