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Tangenti, sequestro beni a imprenditore del Trapanese

Tangenti, sequestro beni a imprenditore del Trapanese
Un frame tratto da un video, reso disponibile dalla Polizia, che riguarda l’operazione della Polizia Postale di Palermo e Trapani che ha eseguito tre perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti, abitanti nei centri di Marsala e di Petrosino, per “revenge porn” e altri reati a danno di almeno sei giovani donne, 02 novembre 2020. I soggetti, di età compresa tra i 30 e i 36 anni, avrebbero ricevuto e divulgato fotografie delle vittime, ex fidanzate o semplici conoscenti degli indagati, anche ritratte prive di abiti, pubblicandole senza il loro consenso su un sito pornografico, all’interno di chat room dedicate allo scambio di materiale sessualmente esplicito. ANSA / Ufficio Stampa – Polizia di Stato +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Si tratta di Salvatore Calvanico, consulente dell’ex governatore Cuffaro. Archiviato un procedimento penale per prescrizione, gli sono stati però sequestrati centocinquantamila euro

Un provvedimento di sequestro beni per un valore di 155mila euro è stato eseguito dalla divisione Anticrimine della questura di Trapani nei confronti dell’imprenditore di Mazara del Vallo Salvatore Calvanico, di 60 anni.

Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani su proposta congiunta del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Trapani, al termine di approfondite indagini patrimoniali.

Esperto agricolo e già consulente dell’ex governatore Salvatore Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato alla mafia, Calvanico è stato indagato in relazione a un articolato e collaudato sistema di truffe finalizzato alla percezione indebita di erogazioni pubbliche riguardanti il settore agricolo.

All’imprenditore erano stati contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, corruzione, concussione e dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, conclusosi, tuttavia, con archiviazione per intervenuta prescrizione.

In particolare tra il 2004 e il 2005, esercitando un controllo occulto sul Consorzio Sikelia, avrebbe percepito illecite dazioni di danaro (ammontanti, appunto, alla somma complessiva di 155mila euro) per l’erogazione di contributi pubblici in favore della società Irsa amministrata da altri soggetti anche loro indagati.

Nei confronti di Calvano e dei suoi familiari il Tribunale ha pertanto disposto il sequestro di conti correnti e rapporti bancari per un ammontare equivalente alla somma considerata provento delle tangenti percepite affinché, mediante i suoi contatti con funzionari e pubblici amministratori della Regione, nonché del Ministero della Attività Produttive, agevolasse l’elargizione di contributi in favore di aziende operanti nel settore agricolo.