Primo incontro sul dibattito pubblico che riguarda la “Tangenziale di Agrigento”, un’arteria inserita nell’itinerario Gela-Agrigento-Castelvetrano che prevede un percorso di 170 chilometri per un valore economico stimato intorno ai 6 miliardi di euro. Nel corso della prima conferenza sono stati presentati gli obiettivi e le diverse alternative di progettazione dell’opera, alla presenza delle istituzioni territoriali, delle autorità nazionali e regionali, dei rappresentanti di Anas, in qualità di ente attuatore, del gruppo di progettazione e del team di coordinamento del dibattito pubblico.
Ad illustrare le caratteristiche e le fasi del processo di partecipazione nonché le diverse possibilità d’intervento a disposizione dei cittadini e delle istituzioni locali è stato Gildo La Barbera di STEP, Coordinatore del Dibattito Pubblico.
“Sul tavolo ci sono tre alternative già studiate, poi da questo dibattito si sceglierà quale è la soluzione migliore possibile per partire con il progetto, che una volta realizzato, concorrerà allo sviluppo economico e sociale delle molteplici comunità e offrirà un servizio di mobilità di persone e di merci, sicuro, innovativo e promotore di un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità ambientale e sociale”, ha affermato Raffaele Celia, Responsabile Struttura Territoriale Anas Sicilia.
Oltre ai rappresentanti di Anas, in qualità di ente attuatore, è intervenuto al dibattito pubblico, anche il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che ha dichiarato: “Questo è il primo passo concreto per cominciare a realizzare questa opera. Partiremo, nella realizzazione delle infrastrutture, dalle due estremità laterali della strada principale, la tangenziale di Gela da un lato e la Castelvetrano – Sciacca dall’altro, per poi lavorare anche per la tangenziale di Agrigento. Su quest’ultima, in sinergia con la Regione, abbiamo completato il progetto di fattibilità tecnico-economico per un valore di circa 14 milioni di euro”, ha dichiarato Cancelleri.
I prossimi appuntamenti sono programmati per i giorni di 13 e 14 giugno con i tavoli territoriali ad Agrigento, Favara-Joppolo Giancaxio, Porto Empedocle-Realmonte, Siculiana-Montallegro. Gli esiti finali del dibattito verranno resi noti il 2 Agosto ad Agrigento.
Nel dettaglio le alternative che andranno ad essere prese in esame sono tre:
Prevede la realizzazione di un nuovo tracciato di circa 36,4 km, tutto in variante all’attuale SS115 e con una sezione a doppia carreggiata e due corsie per senso di marcia e di una nuova bretella di circa 8 km che collega la nuova tangenziale con la via storica (SS115) fra gli abitati di Siculiana e Realmonte. La bretella è prevista a singola carreggiata con una corsia per senso di marcia.
Prevede la riqualificazione del tratto di statale 115 esistente fra Montallegro e Siculiana con caratteristiche proprie di una strada a singola carreggiata a una corsia per senso di marcia e la realizzazione del tratto in variante alla statale 115 di sviluppo ridotto rispetto all’alternativa 1 e pari a 27,2 km, ma con una medesima sezione composta da due carreggiate a due corsie per senso di marcia.
Si compone di un primo tratto che, oltre a recuperare l’attuale sedime della SS115 sino alle porte di Siculiana, crea una variante planimetrica dello sviluppo di circa 3,2 km, allo scopo di mantenersi all’esterno dell’area edificata di Siculiana e di un secondo tratto che, analogamente alle altre alternative, realizza la vera e propria Tangenziale di Agrigento con una strada a due corsie per senso di marcia e lo sviluppo di 26,8 km.
Irene Milisenda