Taormina, chiusa un’attività per carenze igienico sanitarie

Taormina, chiusa un’attività per carenze igienico sanitarie: denunciato il titolare

Stefano Scibilia

Taormina, chiusa un’attività per carenze igienico sanitarie: denunciato il titolare

Redazione  |
lunedì 15 Luglio 2024

Si intensifica l'attività di controllo delle forze dell'ordine

Controlli straordinari nell’ultimo fine settimana a Giardini Naxos, dove Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno predisposto un apposito piano di controlli, sia di giorno che di notte, per garantire la sicurezza dei cittadini. Il servizio è stato attuato in particolare nelle zone della c.d. movida con l’impiego di diverse pattuglie, con il fine di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, nonché di verificare il rispetto delle norme del Codice della Strada.

Chiusa attività a Taormina, controlli anche in strada

Durante il servizio, i Carabinieri hanno controllato più 80 persone e oltre 60 veicoli, contestando di diverse violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza di automobilisti e pedoni.

Chiusa attività a Taormina, sequestro di oltre 100 kg di alimenti

L’attività di controllo ai locali pubblici, ha portato alla denuncia di un titolare di un’attività di somministrazione alimenti e bevande in quanto, dalle verifiche effettuate con i militari del N.A.S. di Catania, sono emersi gravi carenze igienico sanitarie dei locali. Nel medesimo contesto, inoltre, si è proceduto al sequestro di oltre 100 kg di alimenti vari, detenuti in cattivo stato di conservazione ed in parte privi di tracciabilità.

Lo stesso titolare è stato anche deferito dai militari del Nucleo Ispettorato Lavoro di Messina che hanno riscontrato irregolarità alla normativa settore e trovato un lavoratore “in nero”, motivo per il quale, nei termini di tre giorni lavorativi previsti per legge, si è proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale che sarà eventualmente revocata a seguito di avvenuta regolarizzazione. Per le irregolarità rilevate dal N.I.L., a carico del responsabile sono state comminate ammende e sanzioni per quasi 28.000 euro.

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