Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Savasta per la celerità della risposta di giustizia offerta, con risultati che comunque hanno risentito delle difficoltà.
Al via l’anno giudiziario al Tar di Catania guidato dal Presidente Pancrazio Savasta. Anche quest’anno, il Tribunale amministrativo di Catania si colloca nella fascia «alta» dei Tribunali amministrativi «virtuosi» in termini di contenzioso definito, con numeri al di sopra di altri Tar di più grandi dimensioni.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Savasta per la celerità della risposta di giustizia offerta, con risultati che comunque hanno risentito delle difficoltà legate alla pandemia (nel corso della quale si è registrato un incremento del contenzioso) e all’organico sottodimensionato.
I numeri
In un biennio, sono state eliminate 7.688 pendenze, pari al 50,79% delle originarie al 31.12.2019 (dato rilevante ai fini del P.N.R.R.), ed è stato ridotto il tempo medio di definizione dei ricorsi da 1.320 a 942 giorni (pari a una riduzione del 28,64 %).
Nel 2021, da 9.724 ricorsi pendenti all’1 gennaio, si è passati a 7.449 al 31 dicembre 2021.
Un altro dato significativo va registrato nel rapporto tra sopravvenienze (pari a 2.114) e sentenze pubblicate, pari a 2.732 (contro 2.527 del 2020).
Le tradizionali materie trattate dal Tribunale, di per sé complesse, sono state ulteriormente incrementate dal contenzioso legato alle questioni dipendenti dall’emergenza Covid-19, che, anche a livello nazionale, ha visto il Giudice amministrativo fornire risposte in tempi mai così rapidi.
Gli appalti
Diverse le pronunce in materia di appalti intervenute in tempi brevissimi, nella media nazionale di 104 giorni e, talora, ancora più rapidamente, direttamente nella fase cautelare del giudizio.
«Un Tar, quello di Catania, con un corpo di magistrati impegnati a garantire qualità e celerità delle pronunce, spesso connotate – continua il Presidente – dalla complessità ordinamentale, anche regionale, che poi è il motivo più rilevante del contenzioso». L’organico effettivo dei magistrati è di 16, a fronte dei 24 previsti: tuttavia, il potenziamento per l’anno 2022 dell’Ufficio del processo nel quadro di previsione del P.N.R.R, nonché l’incremento delle udienze di smaltimento dell’arretrato, consentirà nel prossimo futuro non solo di raggiungere, ma, probabilmente, di superare gli obiettivi previsti dal predetto Piano.