Da venerdì al via la Targa Florio classica 2021 intitolata a Nino Vaccarella - QdS

Da venerdì al via la Targa Florio classica 2021 intitolata a Nino Vaccarella

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Da venerdì al via la Targa Florio classica 2021 intitolata a Nino Vaccarella

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mercoledì 13 Ottobre 2021

Il percorso della gara dedicato al campione che ha rappresentato la sua Sicilia e l’Italia intera nel mondo con le sue imprese automobilistiche

Presentata la Targa Florio Classica 2021 intitolata al grande Nino Vaccarella, il campione che ha rappresentato la sua Sicilia e l’Italia intera nel mondo con le sue imprese automobilistiche. (Ecco chi sono i protagonisti più attesi e il percorso della gara)

L’evento organizzato dall’AC Palermo con la collaborazione dell’Automobile Club D’Italia e di ACI Storico, è stato presentato in città questa mattina nell’elegante e storico Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Ateneo palermitano. Ha fatto gli onori di casa il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, hanno illustrato l’evento Marco Rogano, direttore generale ACI Sport SpA e Angelo Pizzuto, presidente AC Palermo. Superata abbondantemente quota 200 auto tra i modelli più esclusivi e dal singolare significato storico e sportivo, molti dei quali direttamente collegati con la corsa automobilistica più antica del mondo.

Nino Vaccarella

Le tappe previste

Domani si completeranno le operazioni preliminari e di verifica con controllo documenti degli equipaggi, sempre presso l’Università palermitana, da cui venerdì mattina alle 9 scatterà la prima tappa della gara, quarto e conclusivo round del Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport, alla volta della provincia di Trapani.

Sabato 16 la seconda tappa sulle strade del Mito, porteranno auto ed equipaggi sulle Madonie su diversi tratti del “Medio Circuito”, poi alla sera taglieranno il traguardo sempre a Palermo.

Domenica 17 il “Trofeo Città di Monreale”, la tappa più breve che dopo il passaggio da San Martino delle Scale e una visita al famoso Duomo della città, riporterà i concorrenti a Palermo.

Saranno 325 i Km della prima e articolata tappa che si spingerà fino a Mazara del vallo in provincia di Trapani; la seconda tappa si articola su 225 Km, tutti in provincia di Palermo, per un totale di 550 Km, su cui si svilupperà il percorso della Targa Florio Classica, a cui si aggiungeranno i 40 Km dell’ultima giornata “Trofeo Città di Monreale”.

“La Targa Florio evoca dei ricordi e degli aneddoti personali per questa ragione è sempre una doppia emozione poter partecipare alle presentazioni dell’evento, quest’anno l’emozione è particolare per la mancanza di Nino Vaccarella. Sono legato all’evento anche nella figura di ingegnere meccanico – ha esordito il Magnifico Rettore Fabrizio Micari nel dare il benvenuto ai presenti – La Targa Florio è motivo di grande orgoglio del nostro essere siciliani nel mondo, è un evento di particolare importanza”.

“Si è creato un binomio molto efficace con gli organizzatori e dal 2012 insieme abbiamo iniziato un cammino concreto che procede in modo costruttivo. Una collaborazione solida tra Targa Florio e Università di Palermo, che si è sviluppato grazie all’entusiasmo delle persone con cui lavoro come il direttore del Sistema Museale, del Direttore del Museo e del suo Conservatore. Il fatto che sia presso Ingegneria Meccanica il quartier generale è naturale, è quella la sede ideale per le auto, è quello il luogo simbolo”.

“Per la prima volta presentiamo la Targa senza la presenza fisica del professore Nino Vaccarella – ha esordito Angelo Pizzuto, presidente AC Palermo – l’Università è sempre al fianco di AC Palermo e Aci Sport per questo evento, insieme abbiamo portato avanti un progetto e il Magnifico Rettore in particolare ha collaborato al progresso dell’evento, anche nei momenti più impegnativi, a differenza di altre istituzioni cittadine meno presenti”. “La Targa Florio è sport è agonismo, ma anche cultura. Lo sottolineava spesso anche Nino Vaccarella, di cui si sente la mancanza fisica, poichè lui c’è stato sempre.

Era costantemente vicino alla Targa” le parole di Marco Rogano, direttore generale ACI Sport.
“L’aspetto culturale dell’evento ha sempre un ruolo di primo piano per questa ragione il percorso si snoda attraverso luoghi meravigliosi e poi si creano delle occasioni importanti per far conoscere delle location esclusive ai concorrenti – ha aggiunto -. Siamo rammaricati poichè non tutte le importanti strade che furono teatro della corsa automobilistica più antica del mondo sono percorribili, pertanto abbiamo dovuto operare una selezione e ci dispiace che percorsi così ricchi di storia non siano percorribili. Il numero di concorrenti è in aumento e questo ci gratifica, sono aumentati sensibilmente gli equipaggi in arrivo dall’estero e vi è un congruo numero di auto di importanza davvero singolare”.

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