Regolamento nazionale e locale
Siamo quasi al termine del 2024 e in molti iniziano a chiedersi entro quando bisogna pagare la Tari, ovvero la tassa sulla spazzatura. Il versamento della prima rata e della seconda rata è già stato effettuato, ma adesso i contribuenti attendono di versare il saldo che deve avvenire sempre dopo il 30 novembre dell’anno di riferimento.
Risulta importante ricordare che le scadenze della tassa rifiuti cambiano in base al luogo di residenza e l’unico punto fermo è che la tassa va versata interamente entro la fine del 2024, scadenza alla quale ci stiamo avvicinando, quindi non esistono scadenze uguali ovunque per il pagamento della Tari e per essere certi di quando versare la tassa è bene consultare sempre le istruzioni che fornisce il proprio Comune di residenza.
Tari 2024, le regole sul pagamento
Ogni Comune deve rispettare delle regole valide a livello nazionale:
- Predisporre un pagamento che preveda anche il versamento rateale (a scelta del contribuente che non vuol versare la tassa in un’unica soluzione);
- Che l’ultima rata sia versata dopo il 30 novembre o, comunque, dopo la pubblicazione delle nuove tariffe (ottobre) per l’anno in corso.
Tari 2024, come calcolarla
- La Tari è calcolata secondo una quota fissa ed una quota variabile;
- L’importo complessivamente dovuto è determinato in relazione sia alle caratteristiche dell’immobile che a quelle del nucleo familiare.
Pur lasciando ampio margine di manovra agli enti locali, la normativa nazionale prevede in ogni caso che le scadenze per pagare la Tari debbano essere determinate stabilendo almeno due rate a scadenze semestrale, di cui una fissata dopo il 30 novembre.
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