Tutti i dettagli da sapere sulla tassa sui rifiuti
Ormai tra poche settimane (il 6 dicembre) scadrà anche l’ultima rata della Tari, la tassa sui rifiuti. Per il 2025, esiste un modo per risparmiare e pagare di meno questa tassa? La risposta è affermativa, con il panorama burocratico che fornisce diverse soluzioni per la riduzione o addirittura l’esenzione dal pagamento. Questa però – anche per il 2025 – avverrà soltanto in alcuni determinati casi che andremo ad analizzare in seguito.
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Tari 2025, i casi in cui scatta l’esenzione
In arrivo l’ultima rata del 2024, la Tari anche nel 2025 avrà le solite regole. La tassa sui rifiuti, però, può anche essere ridotta in alcuni casi, mentre in altri è prevista addirittura l’esenzione dal pagamento. Ma quando avviene tutto ciò?
La premessa iniziale è che, a pagare la tassa, è l’utilizzatore dell’immobile indicato e non il proprietario. Nei casi di esenzione ed esonero dal pagamento della Tari 2025, rientrano:
- Locali che, a causa di vicende particolari, non sono suscettibili alla produzione di rifiuti;
- Aree condominiali comuni, quindi di mancato utilizzo in via esclusiva;
- Aree in cui non si producono rifiuti in modo autonomo;
- Aree pertinenziali scoperte;
- Aree accessorie di locali già soggetti a tributo;
La riduzione dei pagamenti
Detto delle esenzioni, la Tari 2025 può anche essere soltanto ridotta rispetto al pagamento previsto. Le riduzioni riguardano quelle zone nelle quali non viene effettuata la raccolta. In questo caso, ci sarà una riduzione della Tari con uno sconto del 40% dal prezzo iniziale, con il comune che ne indica tutti i dettagli più accurati.
Esistono anche casi di riduzione della Tari 2025 con lo sconto del 20%. In questo caso, tutto ciò è previsto quando viene a mancare lo svolgimento del servizio della gestione rifiuti o di effettuazione del servizio per motivi sindacali e imprevedibili impedimenti che causano un danno o pericolo alle persone o all’ambiente interessato. Inoltre, come previsto dal MEF, il singolo Comune – in quanto destinatario – può anche decidere di applicare delle riduzioni in maniera facoltativa. Tra questi casi, rientrano le abitazioni/locali per uso stagionali, abitazioni occupate da un singolo, abitazioni/locali da soggetti che risiedono (o abbiano dimora) all’estero, attività di prevenzione rifiuti o fabbricati rurali a utilizzo abitativo.