Tari Caltanissetta, polemiche e malumori per aumento delle tariffe - QdS

Tari Caltanissetta, polemiche e malumori per aumento delle tariffe

Annalisa Giunta

Tari Caltanissetta, polemiche e malumori per aumento delle tariffe

sabato 27 Luglio 2024

Il sindaco Tesauro ha spiegato le ragioni che hanno portato all’atto amministrativo che ha incrementato del 15% le aliquote: “è stato un grande dolore per noi. Aperti a qualsiasi ipotesi per tagliare le tasse”

CALTANISSETTA – Polemica in città dopo il primo atto amministrativo del neo Consiglio comunale ovvero l’approvazione del Piano economico Finanziario (Pef) e aumento delle tariffe Tari del 15%. Polemiche scatenate dall’opposizione e malumori da parte dei nisseni che hanno portato la Giunta ad incontrare la stampa per chiarire pubblicamente tutti gli aspetti legati all’adeguamento delle tariffe. Presenti anche il dirigente della ragioneria generale Claudio Bennardo e dell’Ufficio Tributi Giuseppe Tomasella.

“Uno degli obiettivi di questa Amministrazione – ha esordito il sindaco Walter Tesauro – sarà sempre quello del coinvolgimento della cittadinanza e della trasparenza. È stato sgradevole sentire da molte voci che l’adeguamento della Tari I sarebbe una responsabilità di questa Amministrazione. Stiamo parlando di un Consiglio comunale che si è insediato solo il 10 luglio e di una Giunta nominata il 12 luglio, mentre il Pef è arrivato lo scorso 20 giugno. Documenti alla mano, la gestione politica precedente era certamente a conoscenza della situazione che ci siamo ritrovati in questi giorni. Invito i cittadini a prendere contezza di quello che è stato fatto, si trattano di atti pubblici. Per noi – ha aggiunto il sindaco – è stato un grande dolore procedere, ma si tratta di un atto dovuto e necessario del Consiglio comunale. La mancata approvazione, infatti, avrebbe creato uno squilibrio di bilancio a causa del quale non avremmo potuto spendere somme per la collettività. Questo avrebbe comportato una situazione di staticità e un’Amministrazione ferma, che non è quello che ci siamo preposti. Sarebbe stato auspicabile sempre nell’ambito della collaborazione, che la passata amministrazione ci prefigurasse il tutto, dal momento che l’iter procedurale legato a questo aumento è partito decisamente prima, ma ne abbiamo avuto contezza solo successivamente e non abbiamo potuto far altro che prenderne atto. Abbiamo subito pensato alle possibile soluzioni, una trovata nell’immediatezza è stata quella di uno sgravio di circa 850 mila euro sull’importo complessivo di 3 milioni che ovviamente è avvenuto solo all’ultimo momento. Siamo aperti a dare ulteriori specificazioni a chi lo riterrà opportuno, anzi, accogliamo qualsiasi soluzione propositiva, a patto che appunti ci pervenga in ottica costruttiva e non come speculazione. Sgravare le tasse ai cittadini è un interesse di questa amministrazione, siamo aperti ad ascoltare qualsiasi ipotesi concreta”.

L’assessore al Bilancio Guido Del Popolo Carciopolo ha dichiarato, durante il suo intervento, che gli uffici avevano già predisposto per tempo tecnica del provvedimento sottolineando come le scadenze per l’adeguamento delle tariffe era state prorogate dal 20 aprile, al 20 giugno e poi al 20 luglio. Il dato emerso è che l’aumento serve a coprire i costi 13 milioni 350 mila euro mentre le entrate sono di circa 10 milioni e 800 mila euro. Gap già presente dal 2020 e finora colmato con i contributi statali e regionali per il Covid.

“Il messaggio che qualcuno ha cercato di far passare in Consiglio – ha affermato Del Popolo Carciopolo – è che prima di oggi questa situazione fosse sconosciuta, ma si tratta di una ricostruzione lontana dalla realtà. A conforto di ciò, abbiamo rinvenuto una serie di corrispondenze fra Amministrazione, SRL e uffici risalente ad aprile, data della prima proroga, a cui ha fatto seguito una seconda che ha rimandato tutto a fine giugno, fino a quella indifferibile del 20 luglio. Il problema Tari, dunque, andava affrontato in tempi e con modalità del tutto diverse. L’iter procedurale che ha portato all’aumento è stato avviato chiaramente prima, non si poteva non conoscere l’argomento e non è stato fatto prima probabilmente perché si trattava di un’azione impopolare in piena campagna elettorale. C’è chi ha professato come panacea la variazione di bilancio, ma quest’ultima non è assolutamente prevista dalla normativa per effettuare una copertura della tariffa Tari. Non si può intervenire con altri capitoli di bilancio. Noi auspichiamo un atteggiamento diverso, con proposte fattive, perché la città è vessata da criticità importanti, come quella della crisi idrica, dunque non possiamo accettare alcune argomentazioni prive di fondamento. Il nostro obiettivo è instaurare un rapporto di fiducia reciproca fra l’Amministratore e il cittadino”.

“Ci preme sottolineare – ha affermato l’assessore ai Tributi Calogero Adornetto – che il nostro intento è quello di ridurre la tassa sui rifiuti, perché chiaramente non fa piacere deliberare questo genere di atti e ci auguriamo che una delle conferenza stampa future avrà come oggetto un ribassamento. Quando si parla di tassa dei rifiuti, bisogna considerare le entrate e le uscite. Per quanto riguarda i costi, dal 2020 al 2024 la situazione è quasi immutata (150 mila euro in cinque anni). Sono variate, però, le entrate, che nell’ultimo quinquennio hanno subito un disavanzo superiore ai 3 milioni di euro. Questo gap avrebbe obbligatoriamente comportato un aumento delle tariffe, a prescindere dal Sindaco eletto. Nessuno, però, ha avuto il coraggio di mettere le mani nelle tasche dei cittadino”. “L’aumento Tari, documenti alla mano, sarebbe comunque avvenuto. Oggi – ha proseguito Adornetto – dobbiamo fare i conti anche con 11.000 utenze in meno rispetto al 2023, non solo perché i cittadini sono andati via ma perché i dati del passato non erano corretti. Ci attiveremo per incrociare i database e intensificare i controlli. Chiaramente se tutti pagano le tasse, le tariffe diminuiscono. Grazie collaborazione col Suap, ad esempio, le attività commerciali che non pagano le tasse saranno presto individuate”.

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