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Tartarughe marine in Sicilia, 114 nidificazioni nel 2023: è un record

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Tartarughe marine in Sicilia, 114 nidificazioni nel 2023: è un record

Redazione  |
venerdì 04 Agosto 2023

La stagione delle nidificazioni è iniziata in primavera, con i primi 2 nidi italiani deposti proprio in Sicilia.

Nuovi record per le tartarughe marine in Sicilia. Quest’anno infatti, già ad inizio agosto, si contano ben 114 nidificazioni fra Sicilia e le sue isole minori, di questi sono 102 i nidi monitorati dal network dei volontari Wwf, coordinati dalla biologa Oleana Prato.

In Sicilia le prime nascite

La stagione delle nidificazioni è iniziata in primavera, con i primi 2 nidi italiani deposti proprio in Sicilia, che da quattro anni si conferma essere l’unica Regione italiana ad aver registrato nidificazioni già nel mese di maggio.

Anche le prime due schiuse sono arrivate in anticipo rispetto alle altre Regioni italiane: a fine luglio ne è stata monitorata una dal primo nido censito quest’anno nel lido Morghella, a Pachino; mentre l’altra emersione è arrivata da un nido non segnalato, per un totale di 136 piccole tartarughine che hanno raggiunto il mare.

Dove si trovano i nidi in Sicilia

Le province coinvolte quest’anno nel rilevamento delle nidificazioni sono: Siracusa con ben 47 nidi censiti, seguita da Ragusa con 24, Agrigento con 11, Trapani 7, Catania 6 e Messina 3 nidi censiti.

I nidi di Caretta caretta sono in aumento anche nelle altre regioni italiane: in Calabria e Puglia, ad esempio, i volontari Wwf hanno individuato e messo in sicurezza altri 50 nidi.

“Serve maggiore salvaguardia”

“Questi numeri mostrano ancora una volta l’importanza delle coste siciliane per la specie Caretta caretta e quanto sia fondamentale l’impegno dei volontari nelle attività di monitoraggio, sensibilizzazione e sorveglianza dei nidi”, spiega il Wwf.

“Le coste purtroppo sono sempre più antropizzate e in forte erosione, questo incide sulla probabilità di riuscita delle nidificazioni e delle relative schiuse. Occorrerebbero piani di salvaguardia e ripristino ambientale, oltre ad una migliore regolamentazione delle attività umane in spiaggia, incluse quelle di pulizia meccanica”.

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