Teatri ed eventi culturali, a Catania si pensa a come ripartire - QdS

Teatri ed eventi culturali, a Catania si pensa a come ripartire

redazione

Teatri ed eventi culturali, a Catania si pensa a come ripartire

lunedì 11 Maggio 2020

Confronto tra Amministrazione comunale e Ordini di architetti, ingegneri e geometri. L'assessore Mirabella: "L'intento che ci siamo posti è di ridisegnare gli spazi pubblici per fare ripartire la filiera"

CATANIA – Ripartenza per i teatri e gli eventi culturali in città gettando le basi di un vero e proprio “Modello Catania”. Su quest’argomento si sono confrontati in videoconferenza l’amministrazione comunale di Catania – rappresentata dall’assessore alla cultura e ai grandi eventi Barbara Mirabella, promotrice dell’iniziativa, accompagnata dal dirigente della direzione Cultura Paolo Di Caro, e i presidenti degli ordini degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Alessandro Amaro, dell’Ordine degli Ingegneri Giuseppe Platania e del collegio dei Geometri Agatino Spoto.

Durante l’incontro si è discusso su come ripartire in sicurezza con gli eventi e gli spettacoli aperti al pubblico, un settore finora fortemente penalizzato dall’emergenza Coronavirus. “L’intento che ci siamo posti – ha detto Mirabella- è quello di ridisegnare gli spazi pubblici per fare ripartire la filiera del teatro e degli eventi culturali e quando il Governo darà il via libera saremo pronti con soluzioni tecniche e logistiche che salvaguardino sicurezza e lavoro.

Si è anche parlato di distanziamento sociale che si traduce in una minore capienza di spettatori che può però essere compensato dalla lunga stagione catanese. “Occorre che il teatro, la musica, gli spettacoli dal vivo si ritrovino sul palcoscenico sentendo il pathos del pubblico. Con il sindaco lavoriamo al recupero di una estate con eventi ‘composti’ che coinvolgano la Città nella sua interezza”.

Durante l’incontro, infine, sono stati programmati dei seminari in Rete in cui progettisti e professionisti della sicurezza si metteranno a disposizione degli esperti del mondo degli eventi culturali per rendere ancor più performante la programmazione sia negli spazi pubblici che in quelli privati.

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