Teatro della Città, a Catania un grande laboratorio per risorgere - QdS

Teatro della Città, a Catania un grande laboratorio per risorgere

redazione web

Teatro della Città, a Catania un grande laboratorio per risorgere

sabato 06 Novembre 2021

Una conferenza stampa fiume, con Tuccio Musumeci mattatore, il patron Orazio Torrisi e l'assessore Barbara Mirabella, per illustrare il ricco e articolato programma della prossima stagione sui palchi

Una conferenza stampa fiume ma non prolissa: troppi erano gli appuntamenti, molti estremamente interessanti, compresi nel programma della prossima stagione del catanese Teatro della Città, che intende ripartire “con passione, dedizione, resilienza e con una rinnovata voglia di fare, intrattenere e sperimentare nuove importanti forme di teatro e drammaturgia”.

Travolgente il direttore artistico Tuccio Musumeci, appassionato il patron Orazio Torrisi, che ha lanciato l’idea di un grande laboratorio per far risorgere il teatro a Catania dopo la pandemia, compiaciuta dalla ricchezza e dalla varietà dell’articolato programma l’assessore comunale alla Cultura di Catania, Barbara Mirabella.

L’incontro con i giornalisti si è svolto nel teatro Brancati di via Sabotino, per riaffermare la centralità della sala nella cultura teatrale. L’altra sala storica è quella del Piccolo Teatro della Città, ma nel corso dell’incontro si è parlato molto della presenza sul territorio con incursioni in luoghi storici della città e anche della nuova avventura con il Teatro Comunale di Siracusa, nel segno della memoria e del riconoscimento del valore delle radici.

L’inaugurazione di tutte le attività, come sempre, sarà affidata alla Stagione del Teatro Vitaliano Brancati, la XIII di questo palcoscenico che vanta la direzione artistica di Tuccio Musumeci, per poi snocciolare le tante proposte drammaturgiche che si avvicenderanno sulle tavole del Piccolo Teatro della Città, le produzioni, i fuori abbonamento, le fiabe per i più piccoli, i pupi della tradizione catanese con Arte Pupi Fratelli Napoli, la Web radio. E poi, ancora, i laboratori per appassionati e professionisti, i workshop, le matinèe pensate ad hoc per i ragazzi delle scuole, la fittissima collaborazione con l’Università di Catania, con la Fondazione Verga di Catania, con l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, con la Fondazione Giuseppe Fava e un interscambio continuo di proposte e attività con i vari progetti internazionali e organismi teatrali da tutto il mondo. 

STAGIONE TEATRO VITALIANO BRANCATI

Commedie brillanti, nuova drammaturgia, l’immancabile Pirandello e uno sguardo al panorama contemporaneo. È un lungo viaggio nello sfaccettato mondo del teatro quello che il Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale propone con i 10 spettacoli del cartellone del Teatro Brancati per la Stagione 2021-2022. Sul palcoscenico di via Sabotino, si avvicenderanno i beniamini di sempre, amici storici e tanti nuovi ospiti, impegnati in testi della tradizione e in pregevoli nuove produzioni. 

E proprio per sottolineare la passione per la tradizione che guarda al futuro, il debutto della XIII stagione è affidato a una produzione ospite, con il gradito ritorno di  Antonio Grosso e Antonello Pascale (già protagonisti di Minchia signor tenente e Venerdì 17, ovvero due preti di troppo) impegnati in Il piccolo principe …in arte Totò. Lo spettacolo – che inaugura la stagione giovedì 11 novembre alle ore 21 – è ideato e scritto da Antonio Grosso e narra le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi attori e maestri dell’arte scenica internazionale, Antonio De Curtis, in arte Totò. La messinscena dedicata al “Principe” della Risata darà il via a una stagione come sempre variegata e ricca di spettacoli scelti e immaginati per soddisfare i gusti di qualunque pubblico: da quello più legato alla tradizione della brillante commedia italiana a quello più avvezzo all’innovazione. Fiore all’occhiello del cartellone è, come sempre, la presenza del direttore artistico e beniamino del pubblico Tuccio Musumeci che in questa stagione sarà in scena con ben due spettacoli. Innanzitutto lo rivedremo in Pipino il Breve lo storico musical di Tony Cucchiara che da oltre 40 anni si riconferma spettacolo simbolo del teatro siciliano nel mondo e continua a mietere successi e consensi a ogni rappresentazione.
Il maestro Musumeci sarà diretto da Nicasio Anzelmo nella commedia Per fortuna è una notte di luna di Gianni Clementi, tra gli autori italiani contemporanei più rappresentati nel mondo: una pièce che porta lo spettatore a spasso nel passato, attraverso tre momenti significativi della storia del Paese, partendo dall’allunaggio nel 1969 fino ai primi Anni ‘90. 

Un salto nel passato del Paese in omaggio alla storia e a una delle figure femminili che hanno contribuito a scrivere la storia italiana, sarà quello in cui ci accompagnerà la splendida Guia Jelo, protagonista dello spettacolo Peppa La Cannoniera di Antonino Russo Giusti. Diretta da Turi Giordano, la pièce è dedicata alla patriota catanese che partecipò e si distinse durante i moti rivoluzionari per l’Unità d’Italia, avvenuti nel 1860.

Per il Progetto Pirandello, cui ormai da anni il Teatro della Città dedica un focus ad hoc, in questa stagione sarà protagonista Angelo Tosto che, diretto da Walter Manfrè sarà mattatore in quel gioiello dell’ironia pirandelliana che è la novella Il vitalizio.
L’attore catanese sarà protagonista anche di Funerale d’inverno di Hanoch Levin e diretto dal grande maestro Armando Pugliese, tra i più grandi registi italiani e punto di riferimento per tutto il panorama teatrale del Paese. Un testo ricco di paradossi che dalla prima all’ultima scena è un susseguirsi di azioni fuori controllo, grottesche, assurde, esilaranti e che dal realismo tipico delle commedie va incontro al “teatro dell’assurdo”. 

Due autentici fuoriclasse –  Giuseppe Pambieri e Carlo Greco – diretti dall’eclettico Moni Ovadia, sono i protagonisti di Nota stonata di Didier Caron, spettacolo teatrale in cui regna una suspence degna di un thriller psicologico. Una pièce “deflagrante” premiata come spettacolo di maggior successo durante la 54° edizione del Festival teatrale di Borgio Verezzi con il Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria per il 2020.
Una miscela perfetta di operetta e giallo è lo spettacolo Belle Epoque e polvere da sparo, diretto da Paolo Coletta. Lo spettacolo, con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo, è un viaggio nel repertorio napoletano del Cafè Chantant infarcito di mistero e investigazione. 

Il duo artistico formato dagli attori catanesi Cosimo Coltraro ed Emanuele Puglia sarà protagonista di Nati in bianco e nero – Piccolo involontario Varietà scritto dallo stesso Puglia e diretto da Angel Perricet. Lo spettacolo è una riproposizione in chiave moderna dei numeri brillanti delle coppie celebri come Franco e Ciccio e Cochi e Renato e rappresenta l’ennesima riprova di come il Teatro della Città sia da sempre aperto alla proposte dei più validi talenti della nostra Isola. Dalla commedia all’attualità, anche drammatica, ma riletta in chiave “scherzosa” con lo spettacolo Pandemia di Giuseppe Dipasquale che dirige la coppia formata da Federica De Benedittis e Ninni Bruschetta – attore messinese da anni famoso volto televisivo di fiction di grande successo  – in un beffardo delirio di una coppia vagante nel tempo, dagli anni ’20 fino ai nostri giorni, che vive e subisce una declinazione beffarda e comica della Pandemia.

Si aggiungono agli spettacoli in cartellone del Teatro Brancati, due imperdibili fuori abbonamento. Il primo è lo spettacolo Affaccia bedda – La serenata nella musica e nella poesia che vede Mario Incudine e Salvo La Rosa protagonisti di un capolavoro di poesia e musica che è un vero e proprio omaggio al format classico e tradizionale della serenata.
L’altro è Bartleby lo scrivano, spettacolo dal racconto di Herman Melville, e diretto da Emanuele Gamba che vede in scena un ineguagliabile Leo Gullotta – attore di razza che di certo non ha bisogno di presentazioni e che ha fatto del suo eclettismo la base del suo successo –  nei panni di un “uomo da nulla” nella Wall Street di un secolo fa. 

STAGIONE PICCOLO TEATRO DELLA CITTÀ

Il Piccolo Teatro della Città  si conferma, come sempre, palcoscenico di sperimentazione e contaminazione. Quattro percorsi per un totale di 22 spettacoli caratterizzati: dall’incontro tra teatro musica e nell’ambito della 55° Stagione; dal teatro di parola e dalla drammaturgia contemporanea nuovoteatro; dall’esperienza dei grandi drammaturghi del secolo breve Il Novecento; e da tematiche specificatamente sociali che spingono alla riflessione sui mali del nostro tempo, nella sezione di Teatro Civile.

nuovoteatro

La drammaturgia contemporanea con la sua attenzione focalizzata sull’attualità e la realtà da rileggere e comprendere, nonché sulla sperimentazione e l’innovazione è al centro della sezione nuovoteatro dove si incontrano le migliori firme drammaturgiche di questi anni. L’inaugurazione della sezione – nonché dell’intero cartellone del Piccolo Teatro della Città è affidata, venerdì 19 novembre, a Saverio La Ruina che propone il suo grande capolavoro Dissonorata – Un delitto in Calabria (Premio UBU 2007 “Migliore attore italiano” e “Migliore testo italiano” nonché Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010; Premio ETI Gli Olimpici del Teatro 2007). Un monologo intenso che porta lo spettatore nella Calabria degli Anni ’70, dove la povera Pascalina ha talmente tanta paura addosso di non riuscire a sposarsi che infrange tutti i tabù. Le fiabe e la memoria storica della Calabria, utilizzate per leggere meglio una terra tanto bella e complessa, sono anche al centro dello spettacolo Re Pipuzzu fattu a manu di e con Dario De Luca e Gianfranco De Franco
Un’incursione in quella condizione strana e spesso rivelatrice dell’attesa è quella proposta nel testo Aspettando Manon di Alberto Milazzo e Luca Mazzone con protagonista Giuseppe Lanino. Lo spettacolo di “semi-varietà tragi-comica” Beckett on Tourette, proposto da Giovanni La Fauci e Lucilla Mininno si propone come un approfondimento su cosa sia successo nel mondo dell’arte negli ultimi ‘40 anni. Mentre si focalizza su una giornata tipo di una tipica famiglia siciliana, per carpire sentimenti e contraddizioni la pièce Family day, scritto e diretto da Nicola Alberto Orofino con Alessandra Barbagallo, Francesco Bernava, Egle Doria, Alice Ferlito, Rita Salonia. Un’analisi spietata, senza scampo, crudele e credibile di cosa può e sa essere oggi l’essere umano emerge dalla pièce Decadenze di Steven Berkoff, con Francesco Bernava e Alice Sgroi diretti da Giovanni Arezzo. Sempre dalla coppia, passando da quella del dramma storico shakespeariano a quella della realtà contemporanea, parte Antonio e Cleopatra… o quel che ricordo diretto da Andrea Collavino con Filippo Gessi e Teresa Timpano che pone l’accento sui dubbi, le scelte, i combattimenti amorosi, le lotte e i trattati di pace tra persone. 

IL NOVECENTO

Da Arthur Miller a Gabriele D’Annunzio passando da Harold Pinter e Karl Valentin. È uno sguardo privilegiato sulla drammaturgia dei grandi autori internazionali del secolo scorso quello che il Teatro della Città propone con  la sezione intitolata, appunto, Il Novecento. Uno dei protagonisti del nostro teatro, Miko Magistro, fine ed eclettico interprete di personaggi senza tempo, sarà protagonista di uno dei capolavori della drammaturgia mondiale Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, diretto dal regista Nicola Alberto Orofino. Ad Angelo Tosto, invece, il compito di rappresentare il famoso cabarettista tedesco autore di testi surreali in Io, Karl Valentin, diretto dal maestro Gianni Salvo che ha fatto dell’avanguardia teatrale il suo mestiere. L’amante, testo beffardo di Harold Pinter sulla sacralità borghese della coppia sarà, invece, proposto dalla regista Veronica Cruciani con protagonista la coppia artistica e di vita formata da Viola Graziosi e Graziano Piazza. Infine, spazio a uno dei più grandi autori italiani del Novecento, con la tragedia La Città morta di Gabriele D’Annunzio in cui gli attori Mascia Musy e Andrea Tidona, magistralmente diretti da Walter Manfrè, ridanno vita e fasto alla tragedia greca riletta dal grande intellettuale del decadentismo. 

TEATRO CIVILE

Il teatro come impegno e resistenza è alla base della sezione Teatro Civile che include quattro spettacoli. In calendario la piéce La rosa del mio giardino, drammaturgia e regia di Mario Gelardi da un testo di Claudio Finelli che racconta l’amicizia, l’intesa intellettuale e il rapporto particolare e mai definito che unì –  a partire dal loro primo incontro nel 1923 alla Residencia de Estudiantes di Madrid – il pittore Salvador Dalí e il poeta Federico Garcia Lorca. L’attore Vincenzo Pirrotta è protagonista di Storia di un oblìo, intenso e drammatico monologo di Laurent Mauvignier portato in scena dal regista Roberto Andò. Uno spettacolo forte in cui uno scarno fatto di cronaca racconta un abuso di potere cieco e spregevole.
Un focus sulle donne contro la mafia è quello che propone l’attrice Cinzia Caminiti con il testo  Libere – Donne contro la mafia da lei scritto, diretto e interpretato. In scena anche Barbara Cracchiolo, Simona Gualtieri, Sabrina Tellico per un lavoro che parte da una circostanziata ricerca su alcune donne, madri, mogli, sorelle, fidanzate, di morti ammazzati dalla mafia e dall’esigenza di dare loro una voce. Completa le proposte lo spettacolo …e ballavano! testo e regia di Nicasio Anzelmo che vede Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Plinio Milazzo e Silvia Siravo impegnati nel racconto di uno stralcio di vita di un essere umano durante i fatti realmente accaduti tra il 1938 (promulgazione delle legge razziali) e la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Gran Bretagna e Francia (10 Giugno 1940) per descrivere la ferocia umana.

55° STAGIONE TEATRALE

La 55° stagione teatrale del Piccolo Teatro della Città, come sempre, offre una proposta variegata di spettacoli e storie di vita, dove la musica spesso emerge, non solo come sottofondo o a sottolineare momenti clou della narrazione ma come elemento drammaturgico a sé.  

Il regista Emanuele Gamba dirige l’attrice Daniela Poggi in Emily Dickinson – Vertigine in altezza di Valeria Moretti mettendo in scena un’esistenza incendiaria – quella della poetessa americana – nell’America bigotta e puritana della seconda metà dell’Ottocento. Alla cantastorie siciliana Rosa Balistreri è dedicato Rosa, Rose di e con Angela De Gaetano, Ninfa Giannuzzi, Valerio Daniele, per la regia di Salvatore Tramacere. Uno spettacolo che omaggia la cantatrice del Sud, con la sua voce da cui stilla il racconto in musica e parole che riavvolge con cura il nastro delicato della sua vita intensa e drammatica.
Elena Bucci interpreta e dirige lo spettacolo Processo a Medea di Maria Letizia Compatangelo. Una piéce che ha a che fare con la giustizia e con il mito e che analizza il perché, su Medea più che su altri personaggi del mito, si sia scritto e si continui a scrivere nei secoli in modo incessante. Scritto dal giornalista Salvatore Rizzo e interpretato da Filippo Luna che ne è anche il regista, lo spettacolo Le mille bolle blu racconta la struggente storia d’amore di Nardino e Manuele, barbiere il primo, avvocato il secondo in un monologo intenso tra le emozioni al di là delle convenzioni.

Il dramma della violenza di genere e del femminicidio, visto da vari punti di osservazione è alla base dei tre spettacoli che completano il cartellone. Mario Incudine, fine cantattore siciliano è protagonista di Barbablù, uno spettacolo di Costanza Di Quattro con la regia Moni Ovadia in cui la favola antica diventa un racconto marcatamente noir.
The Handmaid’s Tale –  Il racconto dell’ancella, romanzo distopico scritto nel 1985 dalla canadese Margaret Atwood e tornato alle cronache per il grande successo dell’omonima serie televisiva racconta un futuro prossimo in cui le donne non possono disobbedire. A interpretare l’ancella è l’intensa Viola Graziosi diretta da Graziano Piazza.
Il regista Manuel Giliberti dirige Galatea Ranzi nella messinscena Sui gradini del cielo, spettacolo scritto da Isabella Cociani e ispirato a un fatto di cronaca e al racconto feroce di un femminicidio. 

TEATRO COMUNALE SIRACUSA

Da Catania a Siracusa, le proposte e gli spazi del Teatro della Città si allargano e dopo l’anteprima con quattro spettacoli presentati a Ottobre, a Gennaio partirà la Prima stagione del Teatro Comunale di Siracusa sotto l’egida del Teatro della Città e la direzione artistica di Orazio Torrisi. Una grande avventura che vedrà un nuovo impegno nello splendido gioiello architettonico nel cuore della bellissima Ortigia e che vedrà l’ente, come sempre, impegnato a impaginare un cartellone di spettacoli di qualità in grado di offrire al pubblico aretuseo proposte di alta levatura artistica. 

STAGIONE RAGAZZI E SCUOLE

Nell’ottica di avvicinare ed educare i più piccoli e i giovani al palcoscenico, instillando in loro la passione per la drammaturgia, il Teatro della Città rinnova, anche per la Stagione 2021-2022, le proposte per i ragazzi, con gli spettacoli per le scuole e con la Stagione per Ragazzi attraverso una serie di fiabe e appuntamenti (6 in totale) che andranno in scena al Piccolo Teatro della Città.  Si va da un grande classico della fiaba siciliana quale Tiritituf di Luigi Capuana diretto da Ezio Donato alla storia dell’eroe anfibio della mitologia isolana con Colapesce nella versione dei pupi della tradizione catanese dell’Associazione Culturale Arte Pupi Fratelli Napoli, per arrivare a Lupulù, fiaba di Giuseppe Pitrè, riscritta da Lina Maria Ugolini (regia di Giannella Loredana D’Izia, protagonista Anna Passanisi) che l’ha resa un’affabulazione nuova e poetica su un’eroina intelligente ed indipendente. Dalle fiabe del patrimonio della tradizione siciliana a quelle classiche e sempreverdi con Topo di campagna e topo di città da Esopo, riscritto da Lina Maria Ugolini, con la regia di Gianni Salvo, e con le due proposte scritte e dirette da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi dell’Associazione Buio in Sala: Cappuccetto Rosso – indagini nel bosco e Tre porcellini. 

ASSOCIAZIONE CULTURALE ARTE PUPI FRATELLI NAPOLI

Nell’ottica del recupero del patrimonio immateriale rappresentato dal Teatro della tradizione siciliana e dall’Opera dei Pupi, il Teatro della Città continua la feconda collaborazione con la Compagnia dei Fratelli Napoli. Tanti gli appuntamenti e le iniziative nei prossimi mesi attraverso i quali l’Associazione Culturale Arte Pupi Fratelli Napoli mantiene viva la forza della tradizione pupara – patrimonio immateriale dell’Unesco – per tramandarla ai giovani e preservarla dall’oblìo. 

COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI CATANIA

Continua con entusiasmo e nuove proposte la sinergia che il Teatro della CittàCentro di Produzione Teatrale ha stretto in questi anni con l’Università di Catania per far avvicinare sempre di più gli studenti universitari al mondo del teatro. Una collaborazione molto proficua, già nata da anni e intensificata prima con la realizzazione delle rassegne estive Porte Aperte Unict, poi – in questo anno di pandemia – con l’avvio del progetto Radio Teatro Città on Web (anche in collaborazione con Zammù multimedia) iniziativa multimediale che affonda le radici nella tradizione del teatro in radio di un secolo fa rivisitata per la fruizione del pubblico contemporaneo. 

sinESTEsie– EStensioni Teatrali

La fase acuta della pandemia, con le chiusure delle sale, ha imposto al Teatro della città la necessità di sperimentare nuovi possibili scenari e modalità di promozione della cultura e della drammaturgia portando alla nascita della Radio Teatro Città on Web e della sua prima trasmissione dal titolo sinESTEsie– EStensioni Teatrali. Il successo di questa modalità di fruizione della drammaturgia attraverso la trasmissione radiofonica in streaming, le videoriprese nello studio radiofonico (predisposto proprio nella sala del Teatro Brancati) proposte sulla web tv e i podcast sempre disponibili per l’ascolto hanno spinto a immaginare una nuova programmazione di radiodrammi che saranno prodotti per mantenere una finestra multimediale sul palcoscenico e sulle tante sinestesie che si innescano quando avviene l’incontro inaspettato tra il linguaggio artistico classico e quello contemporaneo. Il tutto, ovviamente, senza snaturare l’idea di teatro che è e deve rimanere quello nella formula dal vivo. 

E tra le proposte del palinsesto sinESTEsie– EStensioni Teatrali, che verrà presentato prossimamente, spicca il progetto su Giovanni Verga nel centenario dalla morte, che si celebra proprio nel 2022. 

PROGETTO VERGA

Per omaggiare Giovanni Verga nell’ambito delle celebrazioni dedicate al centenario della morte, il Teatro della Città, in collaborazione con la Fondazione Verga e con l’Università di Catania, propone nel 2022 un percorso di approfondimento sul grande autore siciliano. Si tratterà di un percorso articolato in tre tappe con la proposta del reading basato sul romanzo Mastro don Gesualdo che vede protagonista il grande attore siciliano Andrea Tidona; la messinscena de La Roba nella versione proposta dall’associazione Buio in sala, con la regia di Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi; e il laboratorio teatrale diretto dal maestro Ezio Donato sulla novella La caccia al lupo che culminerà nella realizzazione dell’omonimo spettacolo. 


PROGETTI INTERNAZIONALI

Il Teatro della Città continua le sue collaborazioni con enti teatrali e culturali italiani e internazionali. In questo contesto, dopo il successo delle attività negli anni scorsi, è nato Interactiones – Interazioni e Pratiche della Scena Contemporanea dei Sud –  il progetto internazionale che si è aggiudicato il Bando del MIC “Boarding Pass Plus 21/22 – 21 progetti per ripartire”  e che vede coinvolti i membri di un’ampia partnership, formata da tre Centri di Produzione del Sud Italia, il Teatro della Città di Catania (capofila), il Teatro Libero di Palermo e il Teatro Koreja di Lecce insieme a PAV/Fabulamundi (network punto di riferimento internazionale per la promozione e il sostegno della drammaturgia contemporanea europea) e la Compagnia della Luna di Nicola Piovani (riunite in ATS). A questi partner italiani, nell’ottica dell’internazionalità del progetto, si sono aggiunti il Centro Culturale Recoleta, il Centro Culturale 25 de Mayo e la Bienal Arte Joven di Buenos Aires, Complejo Teatral de la Ciudad de Buenos Aires, il Teatro Coliseo di Buenos Aires, Matucana100 di Santiago del Chile, il Teatro La Plaza di Lima, il FITT (Festival Internazionale di Teatro di Terragona) e il Tirana Cultural Center – Teatro Metropol. Nell’ambito del progetto, avviato in estate, sono stati già selezionati performer, registi, drammaturghi che costituiranno la vera linfa di percorso che, come un vero ponte tra territori, culture e persone, intende mettere a confronto i Sud del mondo, valorizzando le identità di ciascun partner e attivando relazioni su tematiche specifiche e condivise.
Il Teatro della Città fa parte anche della rete R-Evolution project! Assieme a vari altri enti italiani e greci – Nuovo Teatro Sanità (capofila), Sardegna Teatro, Primavera dei Teatri Festival, Scena nuda, Greek art theatre karolos koun, Between the Seas, Polyeco Contemporary Art Initiative, Hammana artist house, Artemrede, Teatro General San Martin, Fundación teatro a Mil, Corporación Teatro Regional del Biobío, Paisaje publico, Inae, Implosivo Artes Escenicas – è protagonista di un’esperienza internazionale fatta di residenze, incontri e confronti per sviluppare una creazione originale e promuovere lo scambio tra culture e poetiche differenti. Il bando promuove un percorso professionale nella creazione contemporanea, che offre ai partecipanti un’esperienza internazionale, in area Euro-mediterranea, per favorire il dialogo interculturale e l’empowerment delle carriere di giovani creativi under35. Nelle scorse settimane un gruppo di giovani venuti da vari Paesi si sono incontrati proprio a Catania e hanno lavorato a una drammaturgia condivisa realizzando una performance finale.

FORMAZIONE– LABORATORI E WORKSHOP
Nell’ottica di proporre approfondimenti e formazione continua ad attori, registi, drammaturghi e professionisti del teatro, il Teatro della Città organizza anche in questa stagione alcuni interessanti progetti laboratoriali e workshop. Oltre a quello con Ezio Donato, legato al progetto Verga, nell’ambito del lavoro su Caccia al lupo, in questo anno di attività ci saranno varie altre proposte. Tra le prime iniziative, spicca il progetto intitolato Apprendistati teatrali, volto alla creazione di una classe in due percorsi di formazione avviati dallo studio de Il gabbiano di Anton Cechov e dalle sollecitazioni immaginarie suggerite dal Dialogo dell’Amargo, scrittura che chiude la raccolta del Poema del Cante Jondo di Federico Garcìa Lorca. L’Apprendistato poetico e drammaturgico che ha come focus il lavoro di Federico Garcìa Lorca sarà condotto dalla scrittrice e drammaturga Lina Maria Ugolini (collaborazioni Anna Passanisi, attrice; Gianni Salvo, attore e regista) mentre il percorso Le nuove forme – progetto per uno studio de Il Gabbiano di Cechov è condotto dal regista Nicola Alberto Orofino. Si concentra invece sulla Commedia dell’Arte e le antiche maschere, il workshop  – in collaborazione con Associazione Città Teatro – The mask – Alla ricerca di Nappa a cura dell’attore Plinio Milazzo (con la collaborazione del mascheraio Andrea Cavarra e della coreografa Giorgia Torrisi). Il lavoro sarà un laboratorio teatrale per attori alla ricerca dello zanni siciliano ovvero Peppe Nappa, il servitore della Commedia dell’Arte, basato sugli studi del movimento e dell’uso della maschera, nonché sull’utilizzo della voce e della comicità fonetica. Un vero e proprio viaggio nella Commedia dell’Arte con una compagnia di 15 attori che dovrà “arrangiarsi” in un paesino della Sicilia nel 1584 improvvisando uno scenario per guadagnarsi da vivere.

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