Agrigento

Agrigento, Teatro dell’Efebo, un’estate all’insegna del mito

AGRIGENTO – Con i due spettacoli sul teatro classico previsti il 21 luglio e il successivo 24 luglio inizierà la stagione estiva degli spettacoli del mito organizzati dal Libero consorzio comunale presso il giardino botanico in via Demetra, all’interno del quale si trova lo splendido scenario del Teatro dell’Ebefo, ricavato da una cava, da dove, pare, provenissero i blocchi che servirono a costruire i templi.

Teatro dell’Efebo, si parte il 21 luglio con Antigone

Si partirà con Antigone di Sofocle il prossimo 21 luglio, prodotto dall’Associazione culturale Di.De, Michele Di Dio che vuole mettere in evidenza la vicenda dei figli di Edipo (Eteocle e Polinice) che è al centro del conflitto che anima Sette contro Tebe, scritta da Eschilo, in programma il 24 luglio.

Dopo che i due contendenti si sono uccisi l’un l’altro, inizia Antigone con il tema del conflitto tra la giustizia e la legge: la trasgressione del divieto di dare sepoltura al corpo di Polinice è l’oggetto della condanna di Antigone che trascina il confronto-specchio con la sorella Ismene.

I due spettacoli Antigone e Sette contro Tebe offrono un’interessante operazione di conoscenza dei due testi di teatro classico che raccontano fasi diverse della stessa storia: da una parte il destino della stirpe di Edipo, mediante due opere che mettono a confronto lo stile di Eschilo con quello di Sofocle, e la trasposizione speculare a coppia di temi della coscienza e della psiche che dal maschile (Eteocle/Polinice) si traspongono al femminile ( Antigone/ Ismene).

Scelta ambiziosa quella di puntare sul teatro classico e del mito

Una scelta ambiziosa quella di puntare sul teatro classico e del mito sulla quale il commissario del Libero consorzio comunale e il Settore Turismo, diretto da Achille Contino, hanno deciso di scommettere al fine di incrementare l’offerta turistica soprattutto in attesa di Agrigento 2025.

Il Teatro dell’Efebo, luogo delle rappresentazioni, è stato inaugurato lo scorso settembre. L’ampio spazio all’interno del giardino botanico, che in passato aveva comunque già ospitato alcuni eventi di spettacolo, è stato restaurato e messo in sicurezza grazie al progetto del Settore turismo, che ha restituito un luogo di grande fascino e ricco di storia, originato dai resti della cava ove gli schiavi cartaginesi, reduci dalla battaglia di Himera, avrebbero estratto i blocchi di arenaria usati per edificare i templi.

Queste lavorazioni hanno lasciato uno spazio rinaturalizzato dal tempo che, oltre a ridare vita all’area, in cui sorge il teatro, evidenzia i resti dell’antico ipogeo idraulico. L’intitolazione all’Efebo, cioè la statua più rappresentativa del museo Griffo, ha il duplice significato di dedicare il teatro a un simbolo ritrovato proprio in uno dei pozzi del giardino botanico e di rappresentare e sostenere l’Efebo quale speranza delle giovani generazioni.