Inedita matinee venerdì 5 gennaio. Nel pomeriggio recital alla Villa Romana di Patti Marina
Per la prima volta in assoluto dalla magica cavea del teatro greco di Tindari risuoneranno
le frizzanti melodie del Gran Concerto di Capodanno. L’evento è ideato dal Coro Lirico Siciliano in
collaborazione con il Parco archeologico di Tindari per la rassegna Lux in Tenebris, diretta
artisticamente da Anna Ricciardi.
Sulle note di Verdi e Mascagni
Il 5 Gennaio 2024, alle ore 11.30, si inneggerà all’amore e all’eternità nel millenario teatro che si
erge sul golfo di Patti. L’Orchestra Filarmonica della Calabria, insieme agli artisti del Coro Lirico
Siciliano, eseguirà le musiche di Giuseppe Verdi e Pietro Mascagni. Immancabile nel recital
inaugurale del nuovo anno la parte tipicamente “viennese”, con i classici valzer di Johann Strauss,
capolavori della tradizione classica. In scaletta anche un omaggio a Giacomo Puccini in occasione
del centenario della morte.
Il soprano Maria Francesca Mazzara
Una voce magica
Ad esibirsi durante l’inedita matinee tindaritana sarà la soprano di origini palermitane Maria
Francesca Mazzara, artista ormai affermata a livello internazionale e che vanta prestigiose
collaborazioni con i teatri d’opera più blasonati. Con la sua voce duttile, agile e cristallina incanterà
il pubblico con arie tratte da La Traviata, La Bohème, Il Pipistrello. Venerdì 5 gennaio la rassegna Lux in Tenebris proporrà un doppio appuntamento. Infatti, oltre al Gran Concerto di Capodanno delle 11.30, nel tardo pomeriggio l’Antiquarium della Villa Romana di Patti Marina farà da cornice al recital “Lux in Tenebris – cantata per due voci”, con inizio alle ore 17,30. In scena Elio Crifò e Cinzia Maccagnano, accompagnati ai fiati dal maestro Antonio Putzu.
Il soprano Francesca Mazzara
Spiritualmente abbrutiti
A svelare i contenuti del recital è proprio l’attore e regista Elio Crifò: «Noi, uomini
tecnologici, non sprechiamo più tempo nei riti e non abbiamo alcuna relazione col mondo Sacro. I
riti sopravvissuti sono ormai vuoti, privi di senso, li eseguiamo stancamente, senza crederci. A
Natale mangiamo, beviamo e compriamo regali, ma non sappiamo cosa festeggiamo davvero. Ci
siamo spiritualmente e culturalmente abbrutiti. “Lux in Tenebris” vuole riconnetterci al mondo
delle tradizioni natalizie rievocando le antiche ritualità, ricordando le narrazioni simboliche
contenute al loro interno, riproponendo sonorità arcaiche sia attraverso le parole sia con gli antichi
strumenti popolari».
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Rimedi contro l’oscurità
Così, invece, l’attrice e regista teatrale Cinzia Maccagnano: «A inizio inverno abbiamo sempre
bisogno di buoni auspici, di ricordare a noi stessi di guardare alla luce, salvifica e generatrice,
anche mentre trascorre il tempo del buio, pur necessario. Sono molte le forme e i “rimedi” che
l’uomo ha sempre ricercato nei secoli per allontanare le ombre da sé, l’oscurità dal mondo, la
paura dal proprio tempo. Lo ha fatto esorcizzando, attraverso litanie e preghiere, intrise di
credenza e di fede insieme, alla ricerca della guarigione o dell’abbondanza. Lo ha fatto attraverso
l’analisi razionale del nostro comportamento di fronte all’incertezza e alla paura, auspicando la
saggezza. Lo ha fatto attraverso quella osservazione, attenta e insieme visionaria, della vita
contemporanea che consente a chi la fa di profetizzare il futuro indicando la strada più luminosa
per un’umanità che sia ancora umana».
- Per il Gran Concerto di Capodanno biglietti disponibili online e in tutti i punti vendita TicketOne, Box Office Sicilia
e Tickettando presenti sul territorio nazionale. - Il recital “Lux in Tenebris – cantata a due voci” è ad ingresso gratuito.