Telefonia, l’Agcom chiede la bolletta unica - QdS

Telefonia, l’Agcom chiede la bolletta unica

Telefonia, l’Agcom chiede la bolletta unica

martedì 20 Agosto 2019

Ad oggi, se lo si richiede, esiste la possibilità di ricevere due fatture per servizi ordinari e sovraprezzo. L’obiettivo è quello di aggiornarle rendendole più chiare all’occhio del consumatore

ROMA – L’Agcom ha messo nel mirino le bollette telefoniche, l’obiettivo è quello di aggiornarle rendendole più chiare all’occhio del consumatore. Ad oggi, se lo si richiede, esiste la possibilità di ricevere due fatture: una per i sevizi ordinari (chiamate ed internet) e l’altra per i servizi in sovraprezzo.

L’Autorità per le garanzie delle comunicazioni vuole che il bollettino torni ad essere unico, in quanto gli operatori telefonici lamentano i costi alti che generano la creazione di un doppio bollettino. Il ritorno alla bolletta unica, spiega l’Agcom, non attenuerà le difese degli utenti che sono protetti dalle truffe grazie anche ai blocchi preventivi dei quali si può beneficiare per tutte le utenze fisse. Al momento, infatti, non è possibile per la rete fissa comporre numeri a sovraprezzo: per farlo dovrà essere l’utente stesso a rimuovere il blocco preimpostato.

Qualora i costi di quest’ultimo non convincano l’utente sarà possibile pagare soltanto la quota per i servizi ordinari e presentare reclamo per quelli in sovraprezzo. Una procedura che costerà però tempo, si dovrà, infatti, compilare un bollettino nuovo in bianco.

Nella bozza di provvedimento si parla anche della possibilità di invio elettronico della bolletta. In generale, gli operatori rendono disponibile il documento di fatturazione in formato elettronico solo ai clienti che hanno sottoscritto un’offerta con addebito su conto corrente o su carta di credito e richiedono, in alcuni casi, anche l’attivazione di uno specifico indirizzo e-mail associato al servizio sottoscritto. Per l’Agcom gli operatori non dovrebbero imporre agli utenti il formato del documento di fatturazione né tantomeno obbligare gli utenti ad attivare uno specifico indirizzo e-mail per ricevere il documento fatturazione in formato elettronico, ma garantire agli utenti la possibilità di potere scegliere liberamente.

Capitolo fatturazione ogni 28 giorni: l’Autorità in merito riapre uno spiraglio in favore degli operatori che vogliono la fatturazione con cadenza ogni 28 giorni, invece che mensile. Nel caso in cui la cadenza di rinnovo dell’offerta sia mensile, l’invio del documento di fatturazione è di norma bimestrale. L’Agcom però ipotizza anche che l’operatore stipuli un contratto con cadenza di fatturazione ogni 28 giorni, ovviamente informando prima l’utente. In questo caso – precisa l’Autorità – l’invio del documento di fatturazione si allinea alla cadenza di rinnovo dell’offerta.

Inoltre qualsiasi cambio delle condizioni contrattuali, deciso unilateralmente dall’operatore, dà la possibilità al consumatore di interrompere il contratto, senza alcun costo. L’Agcom chiede che queste novità contrattuali siano segnalate subito all’utente, già nella prima pagina della fattura.

L’Agcom chiarisce poi la posizione sul codice per migrare: questo codice serve quando si decide di lasciare un operatore telefonico per passare ad un altro. Oggi la bolletta riporta già il “Codice di migrazione, ma solitamente è poco visibile in quanto ben nascosto, un modo, poco limpido, di impedire al cliente di interrompere i rapporti con la compagnia. In questo senso, l’Autorità vuole che il codice sia scritto già nella prima pagina della fattura in maniera ben visibile.

La bolletta, infine dovrà anche indicare la velocità minima garantita per l’invio e lo scarico dei dati attraverso la nostra connessione web. L’Agcom ritiene, pertanto, opportuno indicare nel documento di fatturazione la banda minima garantita in download e upload. Inoltre, sarà necessario che gli operatori inseriscano nel documento di fatturazione la seguente dicitura “Al fine di verificare l’effettiva velocità della sua connessione a Internet e ottenere la relativa certificazione per esercitare il diritto di recesso senza spese, consulti il sito www.misurainternet.it”.

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