SOStariffe.it ha confrontato le tariffe mobile pre e post lockdown e ha delineato l’evoluzione avvenuta tra gli operatori. Spesa mensile pari a 11,55 euro per usufruire di 2.350 minuti, 2.055 SMS e 43,46 Giga in download
ROMA – Il mercato della telefonia mobile ha subito alcuni cambiamenti significativi nel periodo intercorso tra marzo 2020 e giugno 2020: il periodo di quarantena obbligatoria ha portato infatti i principali operatori a rimodulare le proprie tariffe per adattarsi alle mutate esigenze degli utenti.
SOStariffe.it ha analizzato le differenze principali tra le offerte mobile nel periodo precedente al lockdown, ovvero l’inizio di marzo 2020, e il mese di giugno 2020. In linea generale, è emersa la riduzione del costo del canone mensile e l’aumento dei Giga presenti nell’abbonamento.
Si tratta di una conseguenza diretta della richiesta crescente di connessione a Internet emersa durante il lockdown, momento nel quale la rete è divenuta, ancor più che in una situazione canonica, il principale canale di connessione con familiari, amici e colleghi, lo strumento per restare in contatto con il mondo e con sé stessi.
La comparazione effettuata da SOStariffe.it ha preso in considerazione i prezzi delle offerte per la telefonia mobile relativi ai mesi di agosto 2019, marzo 2020 e giugno 2020. Nello specifico sono stati analizzate sia le tariffe degli operatori MNO, Mobile Network Operator, sia quelle dei MVNO, Mobile Virtual Network Operator.
I primi sono gli operatori tradizionali, ovvero Vodafone, TIM, WINDTRE e Iliad, ovvero quelli che dispongono di una rete proprietaria. Gli operatori virtuali, invece, si differenziano per il fatto di doversi appoggiare alla rete di uno degli MNO per poter garantire la copertura da mobile ai propri clienti.
Sono stati esaminati i pacchetti per la telefonia mobile comprendenti chiamate, messaggi e Giga, in due modi differenti: il primo confronto si è basato sulla media tra le tariffe MVNO e MNO, mentre il secondo ha preso in esame unicamente le tariffe degli operatori tradizionali.
Il confronto
fra il 2019 e il 2020
Una prima evoluzione relativa al numero di minuti, SMS e Giga inclusi nelle tariffe per la telefonia mobile emerge già dal confronto fra agosto 2019 e marzo 2020, sia per quanto riguarda la somma delle tariffe MVNO e MNO, sia se si valutano le tariffe degli MNO singolarmente.
In particolare, emerge che nel 2019 la media delle tariffe MNO+MVNO era caratterizzata da 2.406 minuti, 1937 SMS e 38,46 Giga inclusi in un canone mensile con costo medio pari a 11,68 euro.
A marzo 2020 si è assistito al primo abbassamento del canone mensile, che ha raggiunto una media di 11,55 euro al mese. In contemporanea, sono stati registrati i seguenti aumenti: i minuti hanno raggiunto quota 2.350, gli SMS 2.055 e i Giga 43,46.
Prendendo in considerazione le sole tariffe degli operatori tradizionali, la situazione è leggermente diversa: tra agosto 2019 e marzo 2020, sono infatti aumentati gli SMS e i Giga a disposizione degli utenti, ma sono diminuite le chiamate disponibili, a fronte di un aumento del canone che è passato da 13,71 euro a 16,32 euro al mese.
L’evoluzione delle tariffe
mobile fra il pre e il post lockdown
Molto interessanti sono i dati derivanti dalla comparazione fra il periodo antecedente il lockdown e quello immediatamente successivo, ovvero fra marzo e giugno 2020. Le variazioni si sono palesate in modo simile tra le tariffe MNO+MVNO e quelle solo MNO, ma in questo secondo caso appaiono più evidenti.
Andando maggiormente nel dettaglio, la media delle offerte MNO+MVNO ha registrato un aumento del 3,4% del numero di minuti inclusi e del 3,5% del numero di Giga mensili. C’è stata poi una riduzione nel numero di SMS previsti nelle promozioni, pari al 24,2%, e un calo nei costi delle promozioni, che hanno raggiunto gli 11,12 euro mensili, abbassandosi del 3,7%.
Le tariffe degli operatori tradizionali hanno subito un aumento pari al 2,2% dei minuti inclusi e del 6,8% dei Giga previsti nella promozione. La riduzione dei messaggi inclusi ha toccato il 22,3%, mentre quella del costo della tariffa ha raggiunto il 4,8%.