I rappresentanti provinciali di Fp Cgil e Uil Fpl hanno chiesto un maggiore e più costruttivo dialogo. L’emergenza sanitaria sta mettendo duramente alla prova il settore sanitario nisseno
CALTANISSETTA – Tensione tra Cigl, Uil e Asp in merito all’emergenza Covid-19. I segretari della Fp Cgil, Rosanna Moncada, e dalla Uil Fpl, Massimiliano Centorbi, hanno infatti chiesto l’applicazione del protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità e la concessione di indennità per le particolari condizioni di lavoro.
“Non saremo virologi di fama internazionale – hanno affermato – né tantomeno manager di consolidata esperienza in campo sanitario, ma neanche possiamo permettere che ci venga sottratto il ruolo che abbiamo e che costantemente dobbiamo ricordare alla Dirigenza sanitaria. È chiaro che l’emergenza di questi giorni ha evidenziato l’impreparazione generale ad affrontare un evento di siffatte dimensioni”.
Dopo l’insediamento del Comitato regionale per l’applicazione del “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità, dei servizi socio-sanitari e dei servizi socio-assistenziali per l’emergenza sanitaria da Covid-19” l’assessore regionale al ramo Ruggero Razza ha invitato le aziende sanitarie all’osservanza delle attività nei confronti delle organizzazioni sindacali in ordine alle misure adottate e da adottare, ponendo l’accento sullo spirito di collaborazione e raccomandando di mantenere costanti interlocuzioni informative, oltre a garantire ogni utile informazione inerenti la gestione dell’emergenza in particolare per ciò che attiene la tutela e la gestione delle risorse umane.
“Registriamo ancora una volta – hanno sottolineato i due sindacalisti – il mancato dialogo da parte del direttore generale dell’Asp, il quale non risponde alle note inviate se non sporadicamente e su testate giornalistiche on-line costringendoci a note durissime. Auspichiamo un cambio di marcia”.
“Ribadiamo – hanno concluso – la necessità di dotare il personale sanitario di disposizioni di protezione individuale secondo standard rigorosi e appropriati, di effettuare controlli tempestivi ed estesi a tutto il personale sanitario”.
Sui dispositivi di protezione individuale l’Asp ha risposto ai sindacati con una nota in cui si richiama un verbale di fine marzo. In esso sono state trascritte le determinazioni stabilite a seguito di un incontro organizzato dalla Direzione strategica dell’Asp e i componenti della task force impegnata ad affrontare l’emergenza. L’Asp ha ribadito che, nonostante la carenza di dispositivi conclamata sia a livello nazionale che regionale, si è proceduto alla distribuzione con cadenza periodica e registrato la fornitura e la ricezione da parte di ogni unità operativa.