Malumori nel CdA per la mancata erogazione dei fondi stabiliti
A margine delle celebrazione dell’anniversario della Strage di Capaci il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha rilasciato all’Ansa delle dichiarazioni destinate a fare polemica per quanto riguarda il risanamento dell’Ast: “Il governo aveva deliberato in giunta lo stanziamento di 5 milioni di euro per ricapitalizzare l’Ast, la commissione Bilancio dell’Ars aveva agito di conseguenza. Poi il Parlamento, verso cui ho il massimo rispetto, ha deciso di spostare queste somme altrove”.
Ast, Schifani: “Tensioni nel CdA”
“È evidente che questo ha determinato delle tensioni all’interno del CdA, che ho ricevuto l’indomani perché ipotizzava le dimissioni, che sarebbero arrivate in un momento in cui il governo sta facendo il massimo per il risanamento dell’Ast – prosegue Schifani -. Lo stato in cui versava quando mi sono insediato non è paragonabile alla situazione attuale. Noi ci assumeremo le nostre responsabilità, il governo lavorerà sul risanamento dell’azienda ma ovviamente in un clima di collaborazione con il Parlamento, occorre che ci sia una sinergia e si parlino linguaggi identici”.
Ast, Schifani: “Trovare un compromesso”
Schifani oltre a ribadire l’importanza di una sinergia ha anche sottolineato la necessità di portare avanti il progetto: “Dopo le elezioni europee, assumo l’impegno di individuare le somme per la ricapitalizzazione. Il nostro progetto va avanti in maniera convinta e determinata. Vi è un grande senso di responsabilità per la salvaguardia dei posti di lavoro. Non c’è dubbio che abbiamo assunto un impegno istituzionale, la situazione dell’Ast era estremamente compromessa”.
Obiettivo fondamentale per Schifani rimane quello di tutelare i posti di lavoro: “È evidente che vanno trovate delle soluzioni di compromesso, non si può realizzare tutto: abbiamo il progetto di un Ast più ridimensionata, che possa svolgere la sua funzione tutelando i posti di lavoro anche perché si andrà alla privatizzazione di alcune tratte, ce lo chiede l’Europa. Quindi applicheremo le clausole sociali nei confronti di coloro i quali si aggiudicheranno a livello europeo le tratte”, ha concluso.
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