È finita in una viuzza senza uscita la corsa di due uomini che, a bordo di un’utilitaria rubata ad Aci Catena, avevano tentato di seminare la Polizia tra le vie dei villaggi della zona sud di Catania. I fatti si sono verificati poco dopo la mezzanotte di venerdì scorso, quando gli agenti della squadra volanti sono intervenuti dopo l’allerta partita dalla geolocalizzazione installata nel veicolo, che ne segnalava gli spostamenti in tempo reale.
Il dispositivo ha portato i poliziotti direttamente in via della Zagara, lungo la SS114, dove l’auto rubata è stata subito intercettata nei pressi di un bar.
Tentano la fuga a piedi, ma uno viene bloccato
Alla vista della volante, il conducente ha accelerato nel tentativo di sfuggire all’inseguimento, ma dopo pochi minuti di manovre tra le strade del quartiere, i due si sono ritrovati in un vicolo cieco. È lì che hanno abbandonato il veicolo e sono fuggiti a piedi in due direzioni diverse.
Solo uno dei due è riuscito momentaneamente a far perdere le proprie tracce. L’altro, un catanese di 54 anni con precedenti, è stato raggiunto e bloccato dagli agenti dopo un breve inseguimento a piedi.
Targhe artigianali e attrezzi da scasso nel bagagliaio
La perquisizione del veicolo ha rivelato dettagli che aggravano la posizione del 54enne. Sul mezzo erano state apposte targhe false, realizzate in policarbonato, nel tentativo di eludere eventuali controlli. All’interno dell’auto, oltre alle targhe originali, gli agenti hanno ritrovato anche la carta di circolazione di un altro veicolo rubato, insieme a strumenti tipici dei furti su autovettura: cacciaviti, chiavi, palanchini, guanti e un passamontagna.
Denuncia per riciclaggio e strumenti da scasso
Alla luce del materiale rinvenuto, l’uomo è stato denunciato per riciclaggio e per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, tenuto conto dei suoi precedenti per reati contro il patrimonio. Tutti gli oggetti sono stati posti sotto sequestro, mentre il veicolo è stato restituito alla legittima proprietaria, così come i documenti ritrovati.
Le indagini proseguono per identificare il complice riuscito a fuggire. Resta valida, per l’indagato, la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

