I carabinieri di Catania hanno eseguito – su ordine della Procura – un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale etneo, nei confronti di tre uomini arrestati e ritenuti responsabili di una violenta tentata rapina nel parcheggio di un lido della Playa.
Per gli indagati vale il principio di presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.
Tentata rapina davanti a un lido della Playa, 3 arrestati – NOMI
I destinatari dell’odierno provvedimento sono:
- Salvatore Maugeri (classe 1996)
- Pietro Molino (classe 1979)
- Salvatore Venuto (classe 1997) .
Le indagini
Le indagini hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero — fatta salva la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva – il coinvolgimento degli indagati in una violenta rapina.
Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine scaturita dalla denuncia sporta, nella sede della stazione carabinieri di Catania Playa, dal titolare di uno stabilimento balneare. L’uomo ha riferito che il 15 luglio, un proprio dipendente di origini senegalesi aveva notato tre uomini intenti a cercare di sottrarre, dal parcheggio della struttura, una Fiat 500 X di proprietà di una cliente e specificatamente avesse visto, un giovane nell’atto in cui cercava di mettere in moto il veicolo e gli altri due complici intenti a controllare la zona, svolgendo il ruolo di “palo” per evitare l’intervento delle forze dell’ordine.
Le intimidazioni
Proprio l’azione di disturbo del senegalese avrebbe indotto i tre autori della tentata rapina a minacciare il malcapitato di morte per poi allontanarsi su uno scooter con targa coperta. Poco dopo, i tre sarebbero tornati per intimidire il titolare e i dipendenti del lido per non farli denunciare. Uno degli indagati avrebbe inseguito e colpito il senegalese con un corpo contundente ricavato da una sdraio abbandonata in strada. Poi avrebbe rivolto delle intimidazioni anche alla moglie del proprietario.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza del lido hanno permesso di ricostruire le intimidazioni successive alla tentata rapina e di individuare i tre indagati, che avrebbero agito anche a volto scoperto. Per i tre, in attesa della sentenza definitiva, è stato disposto il carcere.
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