Nei giorni scorsi, su delega della Procura distrettuale etnea, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della cittadina dominicana Ismaela Payano Pichardo (classe 1985), in quanto gravemente indiziata della commissione dei reati di porto abusivo di arma da taglio e di duplice tentato omicidio.
Le indagini hanno preso avvio il 31 luglio scorso, in seguito a una violenta aggressione avvenuta ai danni di una coppia di coniugi connazionali dell’indagata.
Il tentato duplice omicidio a Catania
Le indagini hanno consentito di acquisire elementi che dimostrerebbero come Ismaela Payano Pichardo si sarebbe resa responsabile dei menzionati fatti delittuosi. In particolare, si è accertato che l’aggressione sarebbe avvenuta mentre marito e moglie si trovavano nell’area di parcheggio di un locale a Catania.
All’origine della lite vi sarebbero ragioni riconducibili alla gelosia maturata dopo una relazione intrattenuta fino allo scorso anno dall’indagata con l’uomo. A essere colpita per prima, trafitta al torace mediante un coltello a serramanico, sarebbe stata la donna. La presunta responsabile del tentato duplice omicidio avrebbe l’uomo pugnalato in secondo momento, lasciandogli addirittura infilzata l’arma – così come raccontato dalla vittima – “…nello stomaco”.
Le indagini
In esito agli immediati approfondimenti investigativi effettuati dalla Squadra Mobile, su direttive della Procura della Repubblica etnea, si sarebbe quindi accertato che era stata proprio Payano Pichardo, l’autrice dell’aggressione con un’arma bianca, compiuta con modalità tali da apparire inequivocabilmente finalizzata a provocare la morte delle vittime, per il risentimento in lei scatenato dalla fine della sua relazione e dalla sopravvenuta riconciliazione tra i coniugi.
La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ha, quindi, consentito al giudice per le indagini preliminari di emettere la misura cautelare nei confronti della donna. Rintracciata dalla Squadra Mobile nel pomeriggio di sabato 20 agosto scorso, l’arrestata è stata condotta in carcere.
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