Tentato omicidio ai Rotoli, è caccia ai complici di Francesco Lupo

Palermo, tentato omicidio ai Rotoli: caccia ai due complici di Francesco Lupo

Palermo, tentato omicidio ai Rotoli: caccia ai due complici di Francesco Lupo

Redazione  |
venerdì 27 Dicembre 2024

Il movente non è ancora chiaro, forse legato a debiti.

Sono in corso le indagini a Palermo per stabilire il movente del tentato omicidio dell’operaio della Reset, Antonino Fragali, davanti al cimitero dei Rotoli, a Palermo, la scorsa domenica. L’uomo è ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Villa Sofia.

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Gli agenti della squadra mobile sono certi di avere individuato il giovane che impugna la pistola, ripreso davanti al cimitero da alcune telecamere di videosorveglianza. E’ Francesco Lupo, di 30 anni. In queste ore si stanno cercando altri due complici che erano con lui sull’auto a noleggio, una Volkswagen Taigo.

Tentato omicidio ai Rotoli: il ritorno del passato

Il tentato omicidio avvenuto a Palermo, davanti al cimitero dei Rotoli, sembra un ritorno al passato. Fragali, infatti, è cugino di Giovanni Colombo, condannato per il duplice omicidio di Giacomo e Antonio Lupo, rispettivamente padre e fratello di Francesco. L’episodio è avvenuto tra i padiglioni dello Zen 2 il 14 marzo del 2019. Secondo i primi riscontri, però, l’accaduto non sarebbe una vendetta per quelle morti. La famiglia di Fragali per evitare ritorsioni si era trasferita a Brancaccio, proprio per sottrarsi a eventuali rappresaglie.

Anche i parenti dell’operaio ferito, sentiti dagli agenti, hanno escluso questo movente. Sta di fatto che Lupo sapeva bene che l’operaio della Reset la domenica andava al cimitero dove c’è la tomba del padre morto nel ’98. Ed è proprio qui che scatta l’agguato in pieno giorno e la gente. Prima l’aggressione con calci e pugni e poi i colpi d’arma da fuoco prima della fuga in auto. Pistola, felpa, jeans e chiavi dell’auto sono stati ritrovati in un sacchetto lanciato da un’abitazione di via Fausto Coppi.

L’auto utilizzata per il tentato omicidio ai Rotoli è stata trovata vicino all’abitazione dei Lupo, presso via Santa Bartolomea Capitanio. Quello che ancora non è chiaro è il movente dell’agguato, forse legato a debiti. L’arresto di Lupo, intanto, è stato convalidato.

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