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“Aiuto, mio figlio vuole impiccarsi”: giovane salvato dal suicidio nel Catanese

“Aiuto, mio figlio vuole impiccarsi”: giovane salvato dal suicidio nel Catanese

Tentato suicidio nel Catanese: giovane salvato dall’estremo gesto grazie ai tentativi di polizia e carabinieri.

Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (U.P.G.S.P.) hanno salvato la vita di un giovane, che avrebbe tentato il suicidio, in provincia di Catania.

La richiesta d’aiuto

Nei giorni scorsi è giunta in sala operativa una telefonata con cui una donna chiedeva aiuto per cercare di salvare il proprio figlio che aveva deciso di impiccarsi. Nonostante la concitazione della telefonata, la donna ha fornito il numero di telefono del figlio.

Il personale della sala operativa ha provato quindi a raggiungere telefonicamente il giovane e, dopo diversi tentativi, è riuscito a a contattarlo e a localizzare la posizione del telefono.

L’intervento per evitare il suicidio

Gli agenti di più equipaggi sono intervenuti in zona Timpa di Leucatia per cercare di raggiungere il giovane in tempo, prima che il suo tentato suicidio potesse trasformarsi in una tragedia. Dopo diverse perlustrazioni della zona, che si trova in aperta campagna, gli agenti lo hanno individuato in un casolare abbandonato. Il ragazzo aveva un filo elettrico avvolto intorno al collo a mo’ di cappio, la cui estremità era legata a una trave del tetto del casolare, ed era appoggiato su alcuni blocchi di cemento al fine di potersi ergere a un’altezza tale da potergli permettere di portare al termine il tentato suicidio.

Il giovane si è mostrato subito poco collaborativo, urlando agli agenti di non avvicinarsi per nessun motivo altrimenti si sarebbe lasciato cadere dai blocchi di cemento. Dopo lunghi e ininterrotti tentativi di cercare un dialogo, il personale operante ha compreso che le ragioni dell’intento suicida del giovane erano da ricercare nella fine della relazione con la propria convivente, di cui lui non riusciva a farsi una ragione. Pertanto il ragazzo rifiutava categoricamente di scendere dai blocchi di cemento se prima non avesse incontrato la propria convivente per chiederle spiegazioni.

Il tentativo estremo per evitare il suicidio

A quel punto, non riuscendo trovare una soluzione che permettesse di mettere in sicurezza il giovane senza alcun rischio, gli agenti hanno provato a stabilire un contatto con la donna, che risiede fuori città.

La donna, dopo diversi tentativi, ha risposto ma ha mostrato subito una totale assenza di collaborazione, non avendo alcuna intenzione di recarsi sul posto nel tentativo per cercare di calmare il giovane e farlo almeno recedere dal proprio intento suicida.

Vista la delicatezza della situazione, si è reso necessario l’ausilio del personale dell’Arma dei carabinieri del Comune di residenza della donna, al fine di contattarla e cercare ulteriormente di convincerla a fornire un aiuto per evitare il suicidio del malcapitato. Anche questi tentativi non hanno però avuto esito positivo: pare, infatti, che la donna non volesse più sapere nulla dell’ex.

Giovane tratto in salvo grazie al dialogo con gli agenti

Per cercare di portare in salvo in giovane, il personale della sala operativa si è messo nuovamente in contatto telefonico il ragazzo, instaurando un dialogo e cercando di guadagnarsi la sua fiducia.

Un operatore, poi, lo ha fatto sfogare al telefono, rassicurandolo e cercando di farlo desistere dal tentativo di suicidio. Il giovane, dopo la chiamata, è apparso agli agenti sul posto molto più calmo e lucido. A quel punto gli agenti, che fino a quel momento non avevano potuto avvicinarsi senza rischiare che il giovane si lasciasse cadere, lentamente lo hanno raggiunto e tratto in salvo. Dopo averlo ulteriormente rassicurato, hanno poi affidato il giovane alle cure del personale sanitario.

Numeri utili

Si ricorda, per chi sentisse il bisogno di un supporto psicologico, che esistono diverse associazioni che offrono aiuto e si occupano di prevenzione del suicidio. Tra questi:

Telefono Amico 199.284.284;
Telefono Azzurro 1.96.96;
Progetto InOltre 800.334.343;
De Leo Fund 800 168 678;
Associazione Famiglie Italiane Prevenzione Suicidio “Marco Saura” 800 011 110.