Un patrimonio unico che rischia di andare irrimediabilmente perduto
SCIACCA – Dalle proprietà taumaturgiche delle “stufe” di San Calogero, decantate anche dagli antichi greci, all’abbandono da parte della Regione e al degrado attuale con un patrimonio unico che rischia di andare irrimediabilmente perduto. È la storia delle Terme di Sciacca. La marcia a piedi fino a Palermo annunciata dal sindaco Francesca Valenti per protesta contro lo stallo in cui si trova lo stabilimento termale (di proprietà della Regione) arriva a sei anni di distanza dalla chiusura del del Grand hotel e delle stufe vaporose, decisa dall’allora esecutivo guidato da Rosario Crocetta.
Il motivo: le puntuali perdite economiche, che la Regione non poteva più coprire. Da quel momento in avanti sono stati diversi i tentativi dell’assessorato all’Economia di individuare un imprenditore pri…