Dal 1983 percepiva una pensione di invalidità civile di 800 euro al mese. Una donna di 67 anni ha simulato una grave infermità mentale
Una truffa che durava dal 1983, scoperta solo oggi dalla Guardia di Finanza. Siamo nel Palermitano, a Termini Imerese, l’artefice dell’inganno ai danni dello Stato, è una donna di 67 anni che simulato una grave infermità mentale per beneficiare della pensione di invalidità civile, integrata dall’indennità di accompagnamento, per un importo complessivo di oltre 800 euro mensili.
Il sequestro dei finanzieri di oltre 205 mila euro
I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della procura, per un valore complessivo di oltre 205 mila euro, corrispondente al profitto del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Le indagini
L’indagata, nel corso degli accertamenti sanitari, sarebbe riuscita ad ingannare la commissione medica risultando affetta da una grave patologia, diagnosi successivamente confermata nel 2010, che le ha garantito la corresponsione di un trattamento pensionistico di oltre 800 euro mensili. In realtà, la donna sarebbe autonoma e in grado di provvedere ai propri bisogni senza alcun aiuto.
L’anziana truffatrice sorpresa al mercato, le foto sui social
Durante le indagini, è stata vista fare la spesa al mercato rionale, interagendo normalmente con avventori e commercianti e, inoltre, le foto del suo profilo social la ritrarrebbero in atteggiamenti incompatibili con la patologia certificata: in una immagine, ad esempio, sarebbe ritratta mentre fa sport.
Il gip del Tribunale di Termini Imerese ha emesso un provvedimento cautelare grazie al quale sono state sottoposte a sequestro disponibilità finanziarie fino alla somma di 205.559,57, pari alle somme che nel tempo sarebbero state indebitamente percepite dall’indagata.